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Delitti di Cassibile, proroga di novanta giorni ai consulenti

La corte d’assise d’appello di Catania ha concesso un’ulteriore proroga ai consulenti tecnici per depositare la “super” perizia balistica sui proiettili e sui bossoli rilevati dagli investigatori sui luoghi di alcuni omicidi in modo da compararli con quelli che sono stati ritrovati nel possesso dell’imputato Giuseppe Raeli, il pensionato cassibilese di 75 anni, condannato nel luglio del 2014 alla pena dell’ergastolo perché riconosciuto colpevole di sei omicidi e di due tentati omicidi avvenuti tra Avola, Cassibile e Fontane Bianche nel periodo compreso tra il 1998 e il 2009.

La proroga si è resa necessaria a seguito della defezione di uno dei tre periti, sostituito in occasione dell’udienza della scorsa settimana.

All’udienza di ieri mattina è stato escusso un teste, citato dalla difesa, che ha riferito di un rapporto di natura economica intercorso con i coniugi Tinè, la coppia assassinata il 31 luglio 2003 in una villetta di Fontane Bianche. Il pubblico ministero Antonio Nicastro ha, invece, depositato i negativi delle fotografie, eseguite a suo tempo dal perito della Procura di Siracusa, relativi ai reperti consegnati agli attuali consulenti per eseguire le successive valutazioni di laboratorio. Attorno a tali fotogrammi si era aperta già in primo grado la discussione relativa alla loro legittimità in termini probatori. La nuova udienza è stata fissata per l’8 marzo prossimo, quando è previsto il deposito della consulenza tecnica.

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