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Il deputato Sorbello: “Opportunità per l’Ias con i fondi per la depurazione”

L’Ias ritorna all’attenzione della politica. Con la nomina ministeriale del commissario per gli interventi di depurazione in Sicilia, infatti, si sbloccano risorse per oltre un miliardo. “Si possono quindi sviluppare progetti sino ad ora rimasti nel cassetto – dice il deputato regionale centrista Pippo Sorbello, ce individua in questa opportunità l’occasione di rilancio dell’Ias.

“Ha bisogno di interventi di manutenzione, è vero – dice Sorbello – ma lo è altrettanto anche il fatto che lavora solo al 50% delle sue possibilità. Si possono, allora, intercettare risorse progettando al contempo un rilancio della struttura pronta a ricevere e depurare i reflui anche dai Comuni di Siracusa ed Augusta. Allacci con collettori di non difficile realizzazione, via terra e via mare. E in più lavori di ristrutturazione dell’impianto per fare di Ias uno snodo strategico e funzionale della depurazione siciliana”.

Attualmente nell’impianto vengono trattati i reflui dei Comuni di Priolo e Melilli e i fanghi provenienti dalla zona industriale. “Ma oggi – continua Sorbello – abbiamo l’occasione di progettare anche il trattamento delle terre provenienti dai terreni oggetto di bonifica nel vasto sito Sin di Priolo che finisce per comprendere quattro Comuni”.

Ma la vicenda Ias impegna oltremodo le questioni politico-economiche che rispecchiano una gestione fuori dalle regole. La considerazione può prevalere ma rimane un artifizio della politica e il connubio tra le parti in causa. In questo momento la Regione siciliana reclama all’Ias il pagamento di 2 milioni e 800 mila euro per canoni della convenzione arretrati mentre i soci privati insistono per creare le condizioni favorevoli alla fuoriuscita del pubblico e quindi dell’Irsap per conto della Regione dall’Ias per avere  mano libera nella gestione di uno strategico impianto di depurazione non solo per il polo petrolchimico siracusano ma anche per i comuni e per le future bonifiche dei terreni e dei fondali marini.

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