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Dispersione scolastica: atto d’indirizzo del consiglio comunale

Il Consiglio comunale ha approvato un atto di indirizzo della II Commissione sulla dispersione scolastica, prima firmataria il consigliere Cristina Garozzo, illustrato in aula da Carmen Castelluccio: “E’ un fenomeno che rappresenta il principale fattore di insuccesso scolastico, correlato ad emarginazione, disuguaglianza sociale e casi di devianza. I casi di dispersione scolastica sono da attribuire alla bocciatura, alla mancanza di iscrizione a scuola, all’evasione dall’obbligo mentre le cause principali sono legate al contesto culturale, economico, familiare. Ogni singolo caso di abbandono degli studi rappresenta una sconfitta per la scuola e per il sistema sociale tutto”.

Il dato di dispersione scolastica in provincia si attesta intorno allo 0,87% includendo anche i casi di cambio di istituto non dichiarati mentre per la scuola secondaria il fenomeno raggiunge livelli preoccupanti che si aggirano intorno al 17%.

“La dispersione scolastica, quindi, deve essere considerato un fenomeno latente che si manifesta con il tempo e che richiede interventi di prevenzione e recupero. L’istituzione dell’Osservatorio per la dispersione scolastica e gli interventi sia del MIUR che del Fondo Sociale Europeo, non hanno generato la tanto auspicata inversione di tendenza e i dati attuali classificano Siracusa tra le città con maggiori casi di dispersione scolastica. Importanti risultati sono stati raggiunti nelle scuole considerate a rischio dove sono stati sviluppati e attuati diversi progetti che prevedono interventi didattici, educati e integrativi”.

L’atto di indirizzo prevede che gli uffici comunali individuino annualmente i bambini che, pur avendo compiuto 6 anni non risultino ancora iscritti a scuola; l’incremento presso il settore delle Politiche sociali delle risorse per il sostegno e l’affiancamento ai docenti e alle famiglie; l’avvio di progetti scolastici, educativi e formativi nelle scuole considerate a rischio.

Per il consigliere Tony Bonafede: “L’atto di indirizzo è incompleto: non fa riferimento alla dispersione nelle scuole secondarie dove in percentuale è notevolmente maggiore”. Per Bonafede occorre intervenire sulla “Gestione delle risorse e dei progetti, per regolamentarli meglio”. Il consigliere Gaetano Firenze ha auspicato invece “Un Consiglio comunale aperto agli addetti ai lavori per approfondire meglio il problema della dispersione scolastica”.

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