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Emergenza Covid-19, l’On. Cafeo: “pronto a chiedere una Commissione d’Inchiesta, ma non è questo il momento

“Siamo pronti a chiedere una Commissione d’inchiesta sulla Sanità regionale, sull’efficienza e sulla capacità reale di risposta alle emergenze da parte del sistema, ma non è certo questo il momento”.
Ad intervenire è l’On. Giovanni Cafeo, Segretario della III Commissione Ars Attività Produttive.
“Mentre nelle zone più drammaticamente colpite dal coronavirus in Italia si parla già dell’imminente arrivo del picco di infezioni, preludio si spera ad una graduale riduzione, massima attenzione è giustamente rivolta al sud e alla Sicilia in particolare – dichiara Cafeo – al fine di evitare la stessa escalation e mantenere così spalmato nel tempo il numero dei contagiati, garantendo una gestione sanitaria ottimale”.
“Con il personale sanitario sotto continua pressione e a rischio di infezioni, come abbiamo visto di recente anche a Siracusa – prosegue Cafeo – non è pensabile approfittare della situazione per creare polemiche e lanciare invettive inopportune, evocando addirittura lo spettro di un’ispezione che avrebbe come unica conseguenza quella di distogliere risorse umane dall’emergenza per spostarle a compilare moduli e scartoffie”.
“La venuta dell’assessore Razza a Siracusa è stato un buon segnale, anche se tardivo – prosegue Giovanni Cafeo – mentre approvo senza riserve la richiesta del sindaco Italia di un maggior coinvolgimento dei sindaci sia nella gestione della crisi sia soprattutto nella fase decisionale. Ritengo anzi che sia utile e opportuna l’ipotesi di fare con i sindaci un fronte comune, creando un coordinamento che si occupi del monitoraggio dei territori e sia punto di rifermento certo per la popolazione”.
“La carenza dei presidi di sicurezza, al netto di informazioni distorte e sciacallaggi mediatici sempre presenti – prosegue il deputato regionale di Italia Viva – è un altro di quei sintomi che testimoniano un evidente deficit di programmazione ma anche in questo caso non è il momento di lamentarsi, semmai di attivarsi per reperirne al più presto un’adeguata quantità, lasciando alla futura Commissione d’inchiesta il compito di individuare eventuali responsabilità”.
“Dal punto di vista umano, non posso che affermare ancora una volta la mia vicinanza personale ai medici, agli infermieri e ai volontari in prima linea in tutti gli ospedali del territorio – continua l’On. Cafeo – auspicando che ai toni urlati e sensazionalistici di questi giorni si sostituisca un operoso e rispettoso silenzio. È certamente necessario potenziare la comunicazione e il coordinamento generale, ma da questa grande crisi abbiamo l’opportunità di uscirne con un’esperienza tale da poter migliorare la situazione attuale e rendere più efficiente il sistema sanitario”.
“Rivolgo infine un appello generale alle associazioni di categoria, ai sindacati, alla politica, alle istituzioni, ai volontari e al terzo settore affinché i grandi sforzi messi in campo non vengano vanificati e sminuiti attraverso iniziative, per quanto valide, singole e dispersive – conclude Giovanni Cafeo – ma si attivi un coordinamento territoriale che ottimizzi gli interventi e le risorse a disposizione dei cittadini”.

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