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Enzo Maiorca, tante persone allacamera ardente allestita al Vermexio

Un via vai di persone rende omaggio daquesta sera allamemoria di Enzo Maiorca, scomparso questa mattina all’età di 85 anni. La camera ardente èaperta nel salone Borsellino di palazzo Vermexio ed èmeta di numerosi siracusani.  Il sindaco, Giancarlo Garozzo, commenta così la scomparsa di Enzo Maiorca, porgendo le condoglianze alla famiglia anche a nome della città e dell’amministrazione comunale.

“Maiorca – aggiunge il sindaco Garozzo – lascia una traccia che resterà indelebile nella storia di Siracusa condita da record. Le sue ineguagliabili imprese sportive, il suo amore città e l’impegno per la difesa dell’ambiente sono i tratti distintivi di un uomo per bene le cui battaglie ho avuto modo di condividere. Siracusano verace ha dedicato la sua vita al mare, una passione che ha trasmesso alla famiglia e alle figlie in particolare, con le quali ha condiviso tante immersioni alla ricerca di un record da regalare ai sostenitori mantenendo l’orgoglio di essere siracusano”.

L’Area Marina Protetta del Plemmirio piange la scomparsa del suo testimonial d’eccezione, Enzo Maiorca.

Una fulgida carriera da sportivo che ha dato lustro all’intera città, Maiorca “è stato l’uomo che è andato più in profondità negli abissi marini” e ha speso una intera vita dedicandola alla passione per il mare e a un amore sconfinato anche per i suoi abitanti. Celebre la sua intervista in cui spiegava come aveva abbandonato la pesca subacquea:

 

« È avvenuto tutto all’improvviso. Mi ero immerso in una secca poco lontana dal capo che protendendosi verso il mare aperto chiude a sud la baia di Siracusa.

Quella mattina mi accadde di arpionare una cernia. Una cernia robusta, combattiva.

Si scatenò sul fondo una vera e propria lotta titanica fra la cernia che pretendeva di salvare la sua vita e me che pretendevo di togliergliela. La cernia era incastrata in una cavità fra due pareti; cercando di rendermi conto della sua posizione passai la mano destra lungo il suo ventre. Il suo cuore pulsava terrorizzato, impazzito dalla paura. E con quel pulsare di sangue ho capito che stavo uccidendo un essere vivente. Da allora il mio fucile subacqueo giace come un relitto, un reperto archeologico impolverato nella cantina di casa mia. Era il 1967 »

E come testimonial dell’oasi marina siracusana scelse di partecipare al cortometraggio “Lezioni di mare” girato nei fondali del Plemmirio insieme all’attore Leo Gullotta, per dare voce proprio al cerniotto Alfio, una simpatica mascotte-cartoon che rimbrotta tutti gli umani “sporcaccioni” che inquinano il mare.

La pellicola realizzata a scopo divulgativo ed educativo per i più piccoli, negli anni è stata vista da migliaia di studenti.

Tante volte ospite nella sede dell’oasi marina in qualità di affascinante “voce narrante” del mare per i più giovani, o in prima linea per battaglia ambientaliste condivise con tutta la famiglia, forse la sua immersione più struggente nei fondali del Plemmirio fu quella in cui accompagnò la Sirena del mare, una scultura di bronzo ispirata alla figlia Rossana prematuramente scomparsa, oggi sito di immersione subacquea amatissimo in zona B ne Gli Archi. Ci piace pensare che adesso si siano ricongiunti e nuoteranno felici per sempre insieme.

 

I vertici e l’intero staff dell’Area Marina Protetta del Plemmirio si uniscono al dolore della famiglia Maiorca per la perdita di un uomo indimenticabile, di un illustre concittadino, che ha incarnato l’amore per il mare.

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