Firmopoli, a giudizio 12 fra amministratori e funzionari
Il gup del tribunale, Andrea Migneco, ha disposto il rinvio a giudizio nei confronti di 12 fra amministratori e funzionari pubblici per la vicenda “Firmopoli”, per la quale la Procura ipotizza irregolarità nella raccolta delle firme per la presentazione delle liste dei candidati a sindaco e per il rinnovo del consiglio comunale alle amministrative del 2013. Dopo la camera di consiglio, il giudice ha accolto la richiesta avanzata dal pm Enea Parodi, disponendo il giudizio nei confronti dell’ex sindaco Giancarlo Garozzo, degli ex consiglieri provinciali Sebastiano Butera e Nunzio Dolce, del consigliere comunale Michele Mangiafico, degli ex consiglieri comunali Riccardo Cavallaro, Luciano Aloschi, Natale Latina e Sebastiano Di Natale, dell’ex assessore comunale alle Politiche sociali Emanuele Schiavo, dei funzionari del Comune capoluogo Ignazio Leone ed Ettore Manni, del funzionario giudiziario Salvatore Giannone.
Il giudice Migneco ha, invece, ha emesso una sentenza di non luogo a procedere nei confronti dell’ex consigliere comunale di Progetto Siracusa, Salvo Sorbello che, a differenza degli altri, doveva rispondere di non essere stato presente al momento della raccolta delle firme.
Al processo sono citate come parti offese, la federazione nazionale dei Verdi e l’arch. Giuseppe Patti, dal cui esposto è scaturita l’inchiesta della Procura. La vicenda giudiziaria è esplosa nel novembre 2016, infatti, l’esponente dei Verdi presentò in Procura un esposto con cui sostiene che fosse necessario «controllare se le firme dei sottoscrittori sono depositate in originale e se corrispondono alla reale volontà dei sottoscrittori».