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Fisascat CSP: demansiona lavoratrice per avere scioperato a Conforama

Demansionata per avere scioperato a favore dei propri diritti e di quelli delle compagne di lavoro.
È accaduto alla referente della squadra di pulizie della CSP, l’azienda che gestisce il servizio nei locali del centro commerciale Conforama di Melilli.
La donna, da tempo responsabile del gruppo, ha ricevuto una mail dall’ufficio personale nella quale le viene comunicato il nominativo della nuova referente.
“Un episodio di una gravità inaudita – tuona la segretaria generale della Fisascat Cisl Ragusa Siracusa, Teresa Pintacorona – La società cooperativa, che due giorni fa si è ulteriormente distinta non presentandosi, ingiustificata, al tavolo convocato all’Ispettorato del lavoro, sta continuando nel proprio atteggiamento anti sindacale e vessatorio nei confronti delle lavoratrici. La CSP sta disattendendo il contratto siglato e sta spingendo in maniera inaccettabile le lavoratrici a subire la diminuzione dell’orario di lavoro.
Stamattina, – continua la Pintacorona – dopo due giorni di silenzio post riunione all’Ispettorato, la CSP si è presentata al centro commerciale per un controllo qualità delle lavoratrici. Un’altra azione che suona come ulteriore affronto ai diritti delle lavoratrici e come totale assenza di responsabilità.
Al tavolo dell’Ispettorato del lavoro – conclude la segretaria della Fisascat – abbiamo chiesto a Conforama, presente quale committente, i due ultimi capitolati d’appalto con CSP. I documenti serviranno a capire se e di quanto sia stato ridotto l’importo dell’affidamento. La CSP, tentando di giustificare una politica di risparmio a causa del contratto al ribasso, ha dismesso due operaie e poi le ha sostituite con personale interinale senza, comunque, ridistribuire le ore in eccesso. Prassi che si è ripetuta nelle scorse settimane quando una delle scioperanti è stata trasferita a Paternò e, guarda caso, sostituita con un’altra interinale.”
La Fisascat Cisl Ragusa Siracusa torna a chiedere un intervento dell’Ispettorato del lavoro e di una presa di posizione chiara e decisiva di Conforama che non può accettare quanto sta accadendo in casa propria.

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