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Fiscalità locale: aumento della Tasi contestato

Parlano di illegittimità delle proposte presentate ieri sera nell’aula consiliare i due consiglieri comunali dell’opposizione, Cetty Vinci e Salvo Castagnino hanno puntato il dito contro l’amministrazione e contro la maggioranza, ree di avere presentato due proposte non trattabili perché prive dei pareri necessari.

“Avevamo più volte sollecitato un tavolo di confronto anche in sede di commissione – spiega la Vinci – perché avevamo delle proposte da fare per evitare che si vessassero ancora una volta i cittadini. Invece, la mancanza di umiltà ha indotto gli interlocutori a porre l’attenzione sulla cassa e non sulle competenze. Non vediamo perché senza vessare i cittadini, si debbano sempre e solo tagliare le spese per i servizi sociali”.

Castagnino pone gli accenti su quanto peserà in media il paventato aumento dell’aliquota Tasi. “Dobbiamo mettere in conto che l’aumento della Tasi del trenta per cento si ripercuote in media per 60 euro a contribuente per un incasso stimato da parte dell’amministrazione di circa 7 milioni. Ma anche questo è un dato falsato, perché presuntivo. Bisogna sottolineare che già lo scorzo anno la sacca di evasione è stata del 41% e quest’anno i numeri saranno simili”.

Anche la consigliera comunale Stefania Salvo prende le distanze dalle manovre fiscali. “Le ultime vicende legate alla fiscalità, con il Consiglio costretto a votare una “pregiudiziale di non trattabilità” dei provvedimenti perché carenti di un parere obbligatorio, non possono essere archiviate come un semplice incidente di percorso – dice la Salvo – Invito il Sindaco ad un’assunzione di responsabilità perché faccia chiarezza su quanto avvenuto e prenda i provvedimenti di sua competenza nei confronti chi ha messo il Consiglio in questa situazione di enorme imbarazzo. Non deve passare l’idea di un Consiglio in cui una parte dei consiglieri vuole aggravare le tasse ed un’altra che vuole salvare la città impedendo l’aumento delle tasse. Nei giorni precedenti al Consiglio, diversi di noi avevano lavorato per trovare una soluzione che, mitigando la portata della proposta così come formulata dalla Giunta, avrebbe consentito l’approvazione di aliquote meno gravose per il cittadino senza intaccare al contempo le entrate programmate e necessarie ad assicurare i servizi comunali. Lavoro vanificato che oggi ci fa apparire agli occhi della città come amministratori dapprima voraci e poi incapaci. Le colpe degli uffici non possono ricadere sul Consiglio e sui singoli consiglieri: chiedo pertanto che i prossimi strumenti di fiscalità, da approvare entro settembre, possano essere trasmessi al Consiglio per tempo, per permetterci di studiare eventuali correttivi, anche alternativi, nell’interesse della città”.

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