Una vendetta alla base del tentativo di omicidio consumato lo scorso anno a Floridia, per il quale sono stati individuati mandante ed esecutore. Sette persone raggiunte da un’ordinanza di custodia cautelare ieri mattina a completamento di un’operazione antimafia portata a termine dai carabinieri della Compagnia di Siracusa e coordinata dal sostituto procuratore Marco Bisogni, della direzione distrettuale antimafia di Catania.
I militari dell’Arma hanno notificato alle sette persone arrestate, un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del tribunale di Catania su richiesta della Direzione distrettuale antimafia etnea. Associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, tentato omicidio e altro ancora sono i reati contestati agli indagati. Gli arresti rappresentano la naturale prosecuzione dell’operazione denominata “Botti di Capodanno”, per la quale si trovano già in carcere cinque delle sette persone raggiunte dall’ordinanza del Gip. I riscontri alle dichiarazioni del collaboratore di Giustizia Antonino Correnti hanno consentito di fare luce sul mandante e sugli esecutori del tentato omicidio subito dallo stesso Correnti il 25 ottobre dello scorso anno. In quella circostanza, gli furono esplosi contro sette colpi di pistola, cinque dei quali a bersaglio ma senza colpire organi vitali. Lo stesso Correnti, avrebbe dovuto essere la vittima di un altro attentato che era stato organizzato per la notte di Capodanno se non fosse stato per l’intervento dei carabinieri che avevano intercettato le conversazioni.
Mandante del tentativo di omicidio sarebbe Eliseo Foti di 43 anni, il quale avrebbe agito perché l’estate precedente avrebbe avuto un diverbio con il Correnti. Quest’ultimo lo avrebbe picchiato per strada provocandogli delle ferite al volto. Per lavare l’onta dello sgarbo, Foti avrebbe decretato la morte di Correnti. Così la sera del 25 ottobre scatta il piano e ad eseguirlo sarebbe stato Giuseppe Frasca di 22 anni.
Per fortuna, Correnti riesce a scampare alla morte. Le successive indagini consentono ai carabinieri di individuare un secondo progetto di morte ai danni dello stesso barista poi sventato con il fermo.
L’operazione e le successive indagini hanno consentito ai carabinieri di venire a capo di una presunta organizzazione dedita al traffico degli stupefacenti. Promotori sono stati individuati in Salvatore Foti di 59 anni insieme con Luca Foti di 38. Attorno a loro si muoveva una squadra di corrieri e di spacciatori composta da Sebastiano Foti di 22 anni, Antonino Pappalardo di 32, Davide Forte di 37, l’unico che non era in stato di detenzione. Secondo quanto sostenuto dagli investigatori, gli adepti percepivano uno stipendio che si aggirava tra i 1200 e i 1500 euro al mese. Il gruppo, essenzialmente familiare, operava nella zona adiacente alla caserma dei carabinieri. Un sistema di vedette consentiva di evitare eventuali controlli a sorpresa. Il giro d’affari per il traffico di marijuana e di cocaina è stato calcolato in circa 6 mila euro al mese. “Floridia si dimostra una piazza molto appetita e attiva nello spaccio degli stupefacenti, ma noi siamo molto attenti e le operazioni che abbiamo messo a segno nel giro di un anno dimostrano che la nostra presenza è essenziale”, ha spiegato il comandante Mauro Perdichizzi.