FORO ITALICO, LA GIOVANE DEL CASO DI VIOLENZA SESSUALE DENUNCIATA PER MINACCE CON COLTELLO: LA TELEFONATA CHE RIAPRE IL CASO
Svolta nel caso del presunto stupro di gruppo avvenuto due anni fa in un cantiere abbandonato del Foro Italico di Palermo. La giovane che all’epoca denunciò di essere stata violentata da sette coetanei avrebbe rilasciato dichiarazioni inedite nel corso di una telefonata con l’autore di un podcast palermitano, sostenendo che si sarebbe trattato di un rapporto consensuale.

Un’affermazione che, se confermata, potrebbe indurre i legali degli imputati — sei dei quali già condannati in via definitiva — a chiedere la revisione del processo.
La ragazza, oggi ventenne, è stata intanto denunciata dalla polizia per minacce aggravate, dopo che avrebbe inseguito un giovane per strada impugnando un coltello.
La difesa degli imputati aveva sempre sostenuto che la ragazza fosse consenziente, tesi però smentita nel corso del processo da un video girato dagli stessi giovani, in cui la vittima chiedeva più volte di essere lasciata stare. Dopo l’episodio, la giovane si era presentata in ospedale accompagnata dal fidanzato.
Le condanne si fondano proprio sul suo racconto e sui riscontri emersi dalle indagini. Nei giorni scorsi la Corte d’Appello di Palermo ha confermato la pena a quattro anni per l’ unico tra gli imputati ad aver proposto appello.
Per gli altri sei, tra cui un all’epoca minorenne, le condanne — comprese tra sei anni e quattro mesi e sette anni — sono ormai definitive.



