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Gara di solidarietà per reperire un farmaco speciale per curare due gemelli

Scatta la catena della solidarietà che ha permesso a una donna di ottenere il farmaco, necessario per la terapia a suoi due figli. La signora I. M., di origine ragusana è madre di due gemelli quindicenni affetti da “miastenia gravis congenita da rapsina”. Nei giorni scorsi, la signora ha lanciato un appello disperato alle tv nazionali e locali e alle associazioni dei consumatori, poiché il farmaco che viene somministrato ai suoi figli, il “Mestinon 180”, l’unico in grado di stabilizzare il decorso della malattia, non solo era irreperibile nelle farmacie di tutto il territorio nazionale, ma, addirittura, anche la casa farmaceutica produttrice aveva dichiarato di essere nella impossibilità di produrre il farmaco.

L’accorato appello è stato raccolto con grande sensibilità dal Movimento Difesa del Cittadino di Siracusa, il cui Presidente Francesco Nocito, si è attivato per porre fine al calvario della madre ragusana e dei suoi figli e vedere garantito un diritto costituzionalmente sancito. Ed è così che la sinergia tra MDC Siracusa e le Istituzioni ha sortito l’effetto ed il risultato sperato e dovuto. In 48 ore la signora ha potuto ritirare il farmaco Mestinon 180 consentendo la somministrazione della terapia ai suoi due figli.

Uno speciale ringraziamento va alla Ministra Beatrice Lorenzin che si è prodigata ed attivata per risolvere il gravoso problema. “Non ci sono parole, davvero, – dice il Presidente di MDC Siracusa, Francesco Nocito – per ringraziare il ministro di quanto ha fatto per i gemelli e mamma Maria I., ridando loro la possibilità di avere una vita normale o quantomeno accettabile, strappandola così alla disperazione che faceva ormai parte del suo quotidiano”.

“Analogamente – continua Nocito – Voglio pregarLa di estendere i nostri ringraziamenti a tutto il Suo meraviglioso staff: al Segr. Capogabinetto, al Luogotenente NAS Massa, al Maresciallo Cappa e a quanti hanno avuto a che fare con noi e dei quali non conosciamo i nomi, ma che sono sempre stati lì a sentirci, risponderci, tranquillizzarci”.

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