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Giunto in Arizona Matteo Blundo, il ciclista priolese solitario

Matteo Blundo.
Matteo Blundo.

Sta attraversando il dserto dell’Arizona, in Messico, Matteo Blundo, il commerciante priolese, partito il 10 agosto scorso da Siracusa per girare in bicicletta tre Continenti. Blundo ha dovuto deviare il percorso, allungando di oltre un centinaio di miglia il tragitto ceh aveva studiato a tavolino perché nel frattempo era scaduto il permesso di soggiorno negli Stati Uniti ed è, quindi, dovuto riparare in Messico da dove farà rientro in Usa. “Sto incontrando lunghi tratti di assoluto deserto e di montagne ripide – dice Blundo – Sono paesaggi spettrali, dove è difficole incontrare un villaggio, distante l’uno dall’altro centinaia di chilometri. Durante il giorno ci sono diciotto gradi ma la notte faccio i conti con temperature rigide”.

Il ciclista solitario sta attraversando il deserto del Kiquaua, che è stato riserva degli indiani ed conta tra non molto di arrivare in California.

“Proseguo con grande tenacia – dice – ma sono tante le difficoltà che sto incontrando durante il tragitto. Oggi mi sono imbattuto in un centro commerciale dopo dieci giorni di assoluto nulla. Ogni volta devo fare le sxcorte dei viveri altrimenti rischio di rimanere senza mangiare”.

Il pensiero di Blundo oggi è più che mai rivolto alla sua casa e ai suoi affetti. “Oggi mia moglie Giusy fa il compleanno – dice – Voglio augurarle un mondo di bene perché se io sto andando avanti in questa mia impresa, lo devo senz’altro alla sua pazienza, al suo coraggio, alla sua  generosità”. Blundo ha festeggiato il compleanno della moglie, mangiando una scatoletta di ravioli e due uova che ha cotto accendendo un falò in piena riserva indiana.

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