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Il sindaco di Noto: “Ex precari, costruiamo certezze”

Quattro consiglieri comunali, Bosco, Cutrali, Trombatore e Veneziano, hanno chiesto al Presidente del Civico Consesso di convocare seduta urgente ed aperta per affrontare la questione degli ex precari. Il tutto dopo la delibera di Giunta del 12 settembre che propone due soluzioni. Oggi interviene il Sindaco Corrado Bonfanti, in risposta e soprattutto per chiarire i termini della sua azione. Questo il testo integrale del suo comunicato sulla vicenda: “Non è mai facile prendere delle decisioni che riguardano il futuro lavorativo di tante persone e la serenità delle loro famiglie, ma è arrivato il momento di uscire definitivamente da questa situazione di stallo che dura da quattro anni e che tiene tutti con il fiato sospeso.
La decisione che la Giunta Municipale, da me presieduta, ha adottato con la recente delibera di indirizzo non fa altro che porre la parola fine e dare certezze per il futuro dei nostri lavoratori. “Non si può risolvere un problema con la stessa mentalità che l’ha generato” (Albert Einstein); lasciamo fuori dalla porta la politica e la superficialità con la quale la politica ha affrontato e risolto la stabilizzazione degli ex precari oggi lavoratori a tempo indeterminato del nostre Ente.Non è tempo di passerelle e di esibizioni varie, ne di scontri tra maggioranza e opposizione; non si gioca con la dignità delle persone e non permetterò a nessuno di argomentare su questa complicata vicenda senza l’ausilio di atti amministrativi puntuali e circostanziati e senza la certezza dell’assoluta assenza del rischio di perdere il lavoro da parte dei nostri dipendenti. L’attività che porremo in essere non pregiudica gli attuali posti di lavoro, non mortifica la dignità dei lavoratori, non pregiudica la possibilità, per ciascuno di loro, di avviare azioni a tutela dei propri diritti e interessi, non mette a rischio il loro passato e genera esclusivamente una sola certezza: la definitiva conservazione del proprio posto di lavoro. Non è pensabile che nel contesto in cui oggi siamo costretti ad operare, si possa assumere il ruolo passivo dell’attesa; non possiamo e non dobbiamo farlo. Non conosciamo quale sarà l’evoluzione del quadro normativo in materia, non conosciamo se saranno avviate nuove attività giudiziarie, non sappiamo quale sarà la situazione finanziaria e quali vincoli saranno introdotti con il patto stabilità, oggi tutto cambia con la velocità di uno schioccare di dita. Con questo scenario di assoluta incertezza, un amministratore accorto deve assumere decisioni che già oggi possano dare certezze e riservarsi di adottare nuove iniziative nel caso in cui, per sopraggiunti provvedimenti normativi o per l’adozione di nuovi provvedimenti giudiziari, la vicenda assuma nuovi connotati. In questo caso, ancora una volta opereremo nell’interesse dei lavoratori e in totale sicurezza e certezza, adottando gli opportuni atti amministrativi. Pur comprendendo la stato d’animo dei lavoratori e la iniziale diffidenza che l’adozione dell’atto di indirizzo può generare, sono convinto che costruire certezze vuole dire costruire futuro”.
E.V.

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