Il siracusano Andrea Bottaro farà parte dell’ufficio di presidenza del consiglio nazionale dell’Unione italiana dei lavoratori. L’“investitura” ufficiale è giunta in occasione dell’apertura del XVI Congresso nazionale della Uil in corso di svolgimento all’Eur a Roma.
Un ruolo che lo emoziona ma allo stesso tempo, a colui che oramai vive nel sindacato da dieci anni e che oggi fa parte della Uiltec (il sindacato dei chimici), lo responsabilizza ancora di più: <<Parto da un presupposto che se siamo arrivati all’ottavo anno che si parla di crisi, penso che anche noi sindacati abbiamo una grande responsabilità. Probabilmente perché non si è riusciti a trovare il bandolo della matassa. Il congresso, sotto questo aspetto, può dare l’occasione per capire cosa può fare il sindacato che è messo pesantemente sotto accusa; ma le istituzioni sanno che c’è bisogno del sindacato anche se negli ultimi anni si è creata questa frattura con le persone. Diciamo che ci si è un po’ imborghesiti, dobbiamo tornare a essere più vicini alle persone, a chi vive nei luoghi di lavoro e ha bisogno di un supporto”. Il riferimento di Andrea Bottaro è proprio all’episodio che ha coinvolto un lavoratore della zona industriale pochi giorni fa. “Ci sono delle difficoltà per chi ha uno stipendio e che oggi si è indebitato; lo abbiamo visto pochi giorni fa con l’operaio salito fin su al pontile dell’Isab. Bene ha fatto la Uil a dire che bisogna dare più spazio alle persone nei luoghi di lavoro e da questo punto di vista ho notato che c’è aspettativa nei nostri confronti, soprattutto se si fa il confronto con il panorama sindacale a livello generale>>.
Ad Andrea Bottaro non piace fare paragoni, anche se tiene a rimarcare il ruolo che sta assumendo la Uil a livello nazionale rispetto alle altre organizzazioni. “Noi siamo gli unici che non abbiamo condizionamenti esterni e possiamo dare il contributo maggiore – ha aggiunto – credo che per fare questo cambiamento occorra che ci sia la regia di una persona che il sindacato lo conosce bene, io sono uno che crede che le cose si facciano bene quando c’è un mix di tutto, esperienza ma anche entusiasmo derivato da chi vuole raccogliere le sfide e si vuole costantemente mettere in gioco a qualsiasi età”.
E mettersi in gioco significa scommettersi per il proprio territorio e non solo. C’è una grande necessità di riforme a livello nazionale come sottolineato da Luigi Angeletti, segretario nazionale uscente della Uil dopo 14 anni ai vertici, ma senza andare troppo lontano, la provincia di Siracusa ha bisogno di una politica che sposi un po’ i vecchi modelli europei che tanto funzionano oggi. “Le priorità in provincia? Occorre rendere maggiormente sostenibile l’industria – ha sottolineato il sindacalista della Uiltec –, mi sento un ambientalista, so che le aziende ci devono stare ma devono rispettare l’ambiente come avviene in tutto il mondo perché non mi convince l’equazione che bisogna scegliere tra il lavoro e la salute”.
Domani avverrà l’investitura ufficiale di Carmelo Barbagallo (che già da gennaio ricopre il ruolo di segretario in pectore ma da poche settimane ha raccolto il passaggio del testimone dopo l’annunciata uscita di scena di Angeletti) e un siciliano ai vertici della Uil (è originario di Termini Imerese e proprio alla Fiat ha mosso i primi passi sin da giovanissimo) sarà fondamentale, secondo Andrea Bottaro, per il rilancio dello sviluppo della Sicilia. “Lui è molto legato al nostro territorio – ha chiosato –, poi è come un cerchio che si chiude: la Uil nasce da un siciliano che fu Italo Viglianesi (era di Caltagirone, ndr) e torna ad essere diretta da un siciliano. Qualcuno diceva che siamo stati fortunati perché questo congresso ha avuto una visibilità notevole, secondo me è stata bravura di chi ha gestito bene e Barbagallo è uno di questi perché è da un po’ che è ai vertici e interpreta bene queste situazioni e l’importanza della centralità del sindacato”.