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#Inchiesta “Angeli e Demoni”, Poalo D’Orio: “Verità sui fatti di Bibbiano”

Sull’inchiesta giudiziaria denominata “Angeli e Demoni” sui bambini staccati a forza e senza motivo alle famiglie di Bibbiano, il comune di 10mila abitanti in provincia di Reggio Emilia, che ha sconquassato sentitamente l’opinione pubblica, interviene deciso Paolo D’Orio. Occorre forzare la mano – scrive D’Orio – verso la verità è doveroso; quando uno scandalo enorme come quello relativo l’inchiesta della Procura di Reggio Emilia su un giro di abusi e illegittimi affidi familiari a Bibbiano sparisce dalle cronache io penserò male, ma penso che il marcio dietro, sia tanto, che il popolo è trattato come plebaglia, che dei bambini non frega niente a nessuno; e a pensare male si fa peccato ma s’indovina!

Una bruttissima storia, per fortuna scoperta, di affidamenti illegittimi d’innocenti dell’infanzia costruiti su relazioni false per togliere i bambini ai genitori, addensato in situazioni familiari problematiche, per collocarli in affidi retribuiti ad amici e conoscenti.

Nell’inchiesta l’ordinanza firmata da Gip Luca Ramponi, con 27 persone coinvolte. Reati contestati, frode processuale, depistaggio, abuso d’ufficio, maltrattamento su minori, lesioni gravissime, falso in atto pubblico, violenza privata, tentata estorsione e peculato d’uso. Sedici le misure cautelari nei loro confronti, sei le persone finite agli arresti domiciliari.

Di fronte a queste notizie orribili per un’inchiesta della magistratura in cui alcuni bambini sarebbero stati manipolati e sottratti alle famiglie di origine per darli in affido ad altre, non si può tacere e aspettare, ma bisogna reagire. Un palcoscenico indecente di una storia nera, spaventosa. Funzionari pubblici, assistenti sociali e psicoterapeuti, con bambini innocenti allontanati intenzionalmente, per lucrare, dal proprio nido; le accuse di frode processuale, depistaggio, abuso d’ufficio, maltrattamenti su minori, falso in atto pubblico, violenza privata, tentata estorsione, peculato d’uso e lesioni personali gravissime, confermano un ambiente guasto, malato, perverso. Non sola cronaca, ma tanto altro ancora, eppure la politica ha deciso di strumentalizzarla per specifico tornaconto. La notizia è diventata virale. Un’indagine che coinvolge svariati nuclei familiari più fragili, in carico ai servizi sociali, che hanno perso la potestà genitoriale dei propri figli, dati poi in affido ad altre famiglie del territorio.

Nella moderna società, senza valori per la vita degli esseri umani, in cui i rapporti sono regolati dalla paura o dalla necessità, l’aspetto finale, l’arrivo, è sempre il business illecito legato al dio denaro; stavolta per lucrare su innocenti bambini, una montagna di soldi è finita nelle tasche degli attori e dei registi. Dalle indagini è emerso un sovraffollamento di allontanamenti famigliari, con l’affido deducente a questi allontanamenti, spinto da un grosso giro di denaro legato a consulenze, interventi e tutto ciò che può essere connesso alla tutela di minorenni; un n sistema tutto da rivedere, soprattutto quello degli allontanamenti dai nuclei familiari e affidi.

 

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