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Incidente Maremonti, due vite spezzate e un’altra in bilico

Si scrive Maremonti, si legge strada della morte. L’incidente stradale di ieri mattina si aggiunge ai numerosi altri avvenuti su quel tratto di strada che nel corso degli anni ha mietuto vittime. Ed è ancora una volta il comune di Canicattini a pagare il tributo più pesante con due vittime.

Marco Sconza aveva compiuto 36 anni il 23 febbraio. Dopo la sua breve esperienza nell’Arma dei carabinieri, nella vita si è dato un gran daffare per sostenere la giovane moglie e la figlioletta in tenera età. Da poco tempo era stato ingaggiato da una ditta che opera nell’indotto del petrolchimico. Ieri mattina, Sconza aveva finito il turno di notte e stava rincasando. A bordo della sua Volkswagen Passat non ha potuto fare nulla per evitare l’impatto con l’auto che procedeva in senso inverso, finendo contro il ciglio della strada. L’impatto è stato violento e l’operaio è rimasto intrappolato tra le lamiere dell’auto. Sono dovuti accorrere i vigili del fuoco per estrarlo dalle lamiere contorte della vettura per trasportarlo in elisoccorso all’ospedale Cannizzaro di Catania, dove, però i medici non hanno potuto fare nulla per strapparlo alla morte.

Destino beffardo anche per Antonio Di Luciano, canicattinese di 54 anni. Ieri mattina viaggiava a bordo della Volkswagen Golf con direzione di marcia verso il capoluogo. Dopo l’impatto, la sua auto è cappottata più volte, finendo sul ciglio della strada. Ai primi soccorritori, Tonino, come solevano chiamarlo in paese, è uscito dalla vettura e ha avuto il tempo di chiamare al telefono la cognata per avvertirla di avere avuto un incidente e che lo stessero trasportando in ospedale ma di non preoccuparsi per le sue condizioni di salute. Purtroppo, Di Luciano non ce l’ha fatta. E’ deceduto durante il trasporto in ambulanza all’ospedale Umberto primo di Siracusa.

La comunità di Palazzolo Acreide, invece, è in apprensione per le sorti della donna rimasta gravemente ferita nella tragica carambola fra le tre automobili. Viaggiava sulla Mercedes, condotta dal congiunto, per recarsi a Catania dove avrebbe dovuto sottoporsi a una visita specialistica. Nell’impatto ha subito un colpo al torace ed è stata trasportata prima all’ospedale Umberto primo da dove è stata poi trasferita a Catania per essere sottoposta a un delicato intervento. Le sue condizioni sono considerate gravi. Il marito, invece, si trova ricoverato all’Umberto primo a causa delle lesioni riportate in varie parti del corpo.

Alle famiglie delle vittime il sindaco di Canicattini, Marilena Miceli, ha espresso il cordoglio insieme con la giunta e il consiglio comunale. Cordoglio ha espresso anche il sindaco di Palazzolo, Salvatore Gallo, vicino alla comunità canicattinese per la tragedia avvenuta in una strada su cui, ancora una volta, viene puntato il dito delle comunità montane per la sua pericolosità.

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