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Inquinamento: la denuncia di Fabio Granata, ma la Procura sta ancora indagando dopo i mille esposti

È ormai ampiamente provata la relazione tra smog e aumento dei casi di cancro; una diatriba a lungo dibattuta perché era difficile da provare dal punto di vista sanitario, medico-legale, ma alla fine i consulenti delle procure della Repubblica che si sono occupati seriamente del grave problema, hanno stabilito che esiste una relazione certa e comprovata con le dovute annotazioni tra l’inquinamento e i tumori e che può in parte spiegare come lo smog possa favorire la comparsa del cancro. La ricerca condotta ha dimostrato la relazione tra aumento dell’inquinamento selvaggio e numero di tumori, indipendentemente da altri fattori come il fumo di sigaretta o altro.

Sull’argomento ritorna a gamba tesa Fabio Granata, che scrive: “Registriamo un grave e diffuso allarme sociale nella città di Siracusa sulla qualità dell’aria e sulla percezione intollerabile di veleni industriali sparsi in atmosfera che la rendono irrespirabile in vaste zone della città; per questo avvertiamo il dovere e la responsabilità di pretendere interventi immediati per individuare ed eliminare le emissioni pestilenziali in atmosfera che, soprattutto nella parte alta della città, che costringono tanti cittadini a vivere con le finestre sbarrate e a convivere con la paura di ammalarsi”.
Fabio Granata, assessore alla Cultura, al Patrimonio Unesco e all’Università, si rivolge alle autorità inquirenti e preannuncia un’iniziativa pubblica per sabato 8 settembre al fine di promuovere un’azione giudiziaria e politica che individui precise responsabilità sulla pessima qualità dell’aria a Siracusa e l’arrivo di meccanismi per tutelare e risarcire i cittadini. Saranno richiesti immediati provvedimenti di sequestro per quegli impianti che dagli accertamenti risultino ancora non a norma.
“L’Unione europea e le più recenti normative- aggiunge- tutelano non solo il diritto alla salute dei cittadini ma anche quello sacrosanto a vivere senza paura di ammalarsi, configurando tale condizione un vero e proprio danno biologico meritevole di risarcimento. Su questioni essenziali come questa saremo al fianco e a supporto della cittadinanza”.
L’argomento, fa sapere Granata, “è stato oggetto di un primo atto di indirizzo della Giunta Municipale che ha chiamato in causa anche le responsabilità, sia delle imprese industriali che della Regione Siciliana, sul mancato avvio di ogni attività di bonifica in provincia”.

Per molti anni l’impatto dell’inquinamento atmosferico sulla formazione dei tumori è stato oggetto di dibattito. Gli studi epidemiologici portati avanti hanno dato risultati discordanti, ma si tratta di una condizione messa in atto dalle parti in causa: le industrie insistono che non ci sono rischi, ma i morti per cancro e le cartelle cliniche riscontrano prove indelebili del contrario. E se da una parte la magistratura siracusana è riuscita a provare che il tasso d’inquinamento nel polo petrolchimico siracusano è alto e dannoso rispetto alle norme che regolano la materia con il sequestro degli impianti della Esso e dell’Isab, dall’altra si deve registrare uno stallo nelle procedure giudiziarie intraprese dal procuratore capo Francesco Paolo Giordano causato dal suo trasferimento e dal clima che si respira nel palazzo di giustizia di Siracusa. In tal senso, le indiscrezioni confermerebbero la mancata applicazione delle prescrizioni ordinate dal Gip di almeno una delle due raffinerie e che erano programmate quali “interventi risolutori”. Si attende quindi la ripresa dell’attività giudiziaria per capire se le industrie hanno nel frattempo sanato quando richiesto dalla magistratura e verso dove la Procura di Siracusa intenderebbe indirizzare l’azione giudiziaria, alla luce dei mille esposti e segnalazioni arrivate sui tavoli delle istituzioni nei giorni scorsi, come i tavolo delle stessa Procura, la Prefettura, l’Arpa, i Comuni industriali, l’ex Provincia, l’Asp, carabinieri, polizia e vigili urbani.

Concetto Alota  

 

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