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Italia a Reale: “Nessun condizionamento del voto alle amministrative”

L’esito del voto non è per nulla in discussione. Le irregolarità riscontrate all’atto della verificazione, non riguardano l’elezione del sindaco ma consiglieri comunali e liste e comunque non sono tali da inficiare l’esito della tornata elettorale. Francesco Italia, smette i panni del sindaco, per difendersi da cittadino dagli attacchi subiti dall’avv. Ezechia Reale e dai movimenti vicini al centro destra. Al centro del contendere c’è l’interpretazione della relazione della commissione prefettizia, incaricata dal Tar di Catania ad eseguire la verificazione dei verbali delle 70 sezioni in cui sono emerse incongruenze.

L’avv. Gianluca Rossitto, che difende Italia davanti al Tar sostiene che “l’obiettivo di Reale, quello di ripetere le elezioni non è perseguibile perché non sono mai stati contestati i voti attribuiti dall’ufficio elettorale ai sindaci. Reale non superò il quorum del 40% e quindi si andò al ballottaggio che non è, quindi, in discussione”. L’avv. Rossitto ha sottolineato come sia esagerata l’ipotesi di 5mila voti male attribuiti: “Ammesso che sia questa la soglia dell’errore, bisognava chiedere la correzione dei voti. Ma questo non comporta la ripetizione perché la massa di voti attribuita è nettamente superiore”.

“Sono stato in doveroso e rispettoso silenzio – dice Italia – e non sono mai intervenuto nelle fasi della verificazione ma non consento che qualcuno voglia delegittimare la mia onorabilità e quello della mia giunta come se fossimo a capo di un comitato criminale che abbia avuto l’obiettivo di condizionare l’esito delle amministrative ricorrendo a brogli e schede ballerine. Noi sempre dalla parte della legalità rifiutammo liste perché non convinti e il tempo ci ha dato ragione.

Insomma, vi sono lacune oggettive che l’ufficio elettorale ha superato facendo ricorso alle tabelle di scrutinio e ai modelli 12 laddove dove fose stato riscontrato il residuale margine di errore.

Con queste premesse ci si avvia all’udienza del 7 novembre davanti al Tar di Catania che dovrà decidere sulla richiesta di annullamento del voto, presentata dall’avv. Reale.

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