Se te lo fossi perso

LA DOMENICA DELLE PALME AVVIA LE CELEBRAZIONI DELLA SETTIMANA SANTA

Tradizione e culto si intrecciano nelle celebrazioni della settimana santa che si è aperta ieri con la domenica delle palme. Un intreccio che si ritrova nel simbolismo delle palme presenti all’ingresso e distribuite in tutte le chiese per rievocare l’accoglienza e il saluto ricevuti da Gesù al suo ingresso trionfale a Gerusalemme. Palme intrecciate da mani esperte che insieme al ramoscello d’ulivo sono simbolo di pace e fraternità per accostare il terreno al divino nella Passione del Dio che risorgerà. Durante la messa paramenti di colore rosso hanno evidenziato la regalità del Cristo e il sangue del martirio che si avvicina.

Domenica delle palme vissuta con particolare intensità e partecipazione da parte dei fedeli che hanno ricevuto la benedizione dei ramoscelli di palma e di ulivo i quali, rinnovando un antico rito di buon auspicio e di protezione, vanno a sostituire, nelle rispettive case, quelli dello scorso anno, solitamente collocati accanto a figure sacre.

Il calendario liturgico, intanto, propone una fitta serie di appuntamenti religiosi per costruire un percorso di preparazione spirituale alla celebrazione della Santa Pasqua. Tra questi sono da citare la messa del giovedi, officiata dall’arcivescovo con la benedizione del crisma e dell’olio dei catecumeni che poi saranno distribuiti alle parrocchie per il loro impiego nei sacramenti del battesimo e della cresima, quindi l’adorazione dei sepolcri, e la processione della via crucis del venerdì santo.

La tradizione pasquale porta con sé anche una ricca produzione di biscotti e dolci tipici diversi da paese in paese con riferimento costante l’uovo, somigliante ad un sasso inerte da cui invece si genera la vita e l’agnello, stemma di Cristo che simboleggia l’umiltà e la semplicità contro l’arroganza e la ferocia dei potenti.

Una settimana infine durante la quale organizzazioni religiose, associazioni e pro loco sono impegnate per organizzare numerose rappresentazioni teatralizzate della Passione come in queste immagini pervenute dalla provincia di Ragusa, e precisamente da Monterosso Almo, con il Cristo condotto in catene, scortato da soldati in armi al cospetto di coloro che,  secondo le sacre scritture, lo derideranno decretandone la morte con la crocifissione. Un momento di profonda riflessione da cui emerge in tutta la sua interezza la fragilità dell’uomo che dopo aver accolto con entusiasmo il figlio di Dio solo dopo pochi giorni chiederà a Pilato la sua condanna. Un contrasto che invita a meditare sul sacrificio e la coerenza della fede.

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