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La politica siracusana in cerca di “autori”: candidati a sindaco e poltrone a destra e a sinistra

Siracusa. Le prossime amministrative per la scelta del nuovo sindaco sono ancora lontane e le conclusioni devono giocoforza essere annodate alle prossime politiche. Intanto, aspiranti sindaci, partiti e movimenti sono già al lavoro con grande anticipo in cerca di accordi e candidati forti, per aggrovigliare politiche e amministrative per proporre il migliore concorrente in campo ai siracusani. E questo dopo le vicissitudini della conta dei voti finiti davanti ai giudici che alla fine non hanno sentenziato un bel niente.

Si sente già molto parlare di aspiranti sindaci e i nomi che girano sono a ventaglio senza un nuovo “sole politico” all’orizzonte. Tutti tentano di modellare la propria personale campagna elettorale con un progetto di rilancio della Città, con comunicati e racconti in tutte le salse, che ci faccia uscire velocemente dal lungo periodo di bassezze, inefficienza e declino a cui l’hanno condannata le vicissitudini giudiziari e i fatti della politica occorsi nell’ambito del Sistema Siracusa. Nella sfera del centrodestra con Forza Italia, Lega e Fdi si distingue il silenzio forzato più che gli accordi, mentre a sinistra rimane in vigore una lotta intestina silenziosa e gli aspetti di una confusione politica senza precedenti ma con mille varianti dall’apparenza positiva, dopo il duro colpo accusato con scissioni e tanti promesse di arrivederci.

Gli schieramenti cercano nuovi e giovani candidati a Sindaco di Siracusa, in grado di rappresentare il nuovo, con programmi validi sui quali le rispettive forze politiche devono convergere per ristabilire la sicurezza dei residenti e cancellare il forte degrado urbano, offrire servizi di qualità, rilanciare l’economia locale, avviare un processo che riporti la vita in città ad un livello accettabile, magari mettendo in moto tutti i vecchi progetti in campo nel cassetto dei compromessi, verso la possibile e sperata innovazione, sviluppo, con la rivalutazione e il rispetto delle tradizioni per garantire la centralità della famiglia, nell’ambito di uno sviluppo politico e sociale con la solidarietà diffusa in cui tutti i cittadini pagano le tasse senza l’attuale abusivismo protetto dal vecchio e utile clientelismo. Manca il pensiero politico di base, la mancanza di scuola sul campo per gli aspiranti amministratori della cosa pubblica, della politica del fare e non dell’affare. Quello che prevale poi è l’arroganza politica e la fine dei partiti sostituiti dai movimenti o gruppi-scoli, senza il necessario zoccolo duro capace di sostenere il peso necessario della buona e sana amministrazione del governo a tutti i livelli. 

La nuova Amministrazione della città di Archimede dovrà inoltre affrontare le conseguenze della pandemia sull’economia locale anticipando, con soluzioni efficaci, le situazioni di crisi in cui si trovano coinvolte imprese e famiglie a causa delle fallimentari politiche del governo nazionale e della Regione Siciliana. 

Le coalizione in lizza potrebbero alla fine correre trainate erroneamente da un sistema civico, con personaggi fantomatico esterni ai partiti. Si parlerebbe in giro di preaccordi tra la vecchia guardia politica. E questo sia a destra, sia a sinistra. Intanto, Foti inquieta Renzi, e Italia sarebbe ricandidato a sindaco se non va alle nazionali, Edy bandiera forte della lista Musumeci potrebbe avere il centrodestra alleato, anche se non tutto, in parte. Un panorama davvero variegato per i prossimi mesi.

Una possibile strategia vincente riguarda il gruppo Garozzo-Cafeo; a scendere in campo sarebbe l’ex sindaco Giancarlo Garozzo, che a sua volta potrebbe lasciare campo libero a Giovanni Cafeo per il Vermexio e lui andare al Senato o alla Camera. Ma il Pd non lascerebbe tanto spazio ai tanti desaparecidos; ed ecco allora riapparire tanti nomi, compreso quello del nipote di Luigi Foti, Alfredo, già in movimento, ma tanti altri hanno già avanzato pretese alla candidatura a sindaco di Siracusa che appare alla lontana davvero vaga.    

Si cerca un nome forte a destra con gli alleati di Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia, situazione decisamente più pesante che a sinistra, specie perché già c’è chi ha iniziato la propria personale campagna elettorale. I nomi sono quelli di Enzo Vinciullo, ma non tutto il centrodestra lo appoggia, e di Edy Bandiera, come anzidetto. Ma le voci che girano parlano anche di diversi candidati della Lega (Nord), perché c’è sempre Ciccio Midolo in allerta a difendere la sua Lega Sud; insomma, tanti i pretendenti che vogliono concorrere alla carica di primo cittadino così come in Fratelli d’Italia, ma nessun nome certo, oltre alle suggestioni stroncate sul nascere di un personaggio ancora sconosciuto e considerato il vero asso piglia tutto a destra. Chi sia resta un mistero.

Il problema sarà trovare l’accordo con gli alleati, specie se il candidato che verrà fuori non troverà il nulla osta collegiale e quindi potrebbe essere molto più difficile del previsto. Infine, l’accoppiata Mario Bonomo e Gaetano Cutrufo che, oltre alla lista per il Consiglio comunale, hanno la necessità di rimanere a galla, se vogliono restare sulla piazza della politica siracusana, magari lanciando Maura Fontana, attuale assessore nella Giunta Italia, candidata a sindaco e poi si vedrà.  

Il vero problema sia a sinistra, sia a destra sarà ancora una volta mettere tutti d’accordo su un candidato forte per non ripetere l’effetto slegato tra gli alleati di Ezechia Paolo Reale. Insomma, alla fine, sarà ancora una volta braccio di ferro sia nel centrodestra, sia a nel centrosinistra. Intanto, la città rimane paralizzata per le decisioni di un consiglio comunale che scioccamente ha fatto harakiri.

Concetto Alota

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