L&C: “Faremo opposizione ma collaboreremo per il Pnrr”
Lealtà e condivisione si dice da oggi all’opposizione dell’amministrazione comunale. Lo ha chiarito l’avvocato Giovanni Randazzo, nel corso di un incontro con la stampa. “La decisione della nostra assemblea era stata quella di continuare l’opera per la gestione dell’amministrazione – ha detto Randazzo – tuttavia non siamo in condizioni di dare sostegno all’eventuale candidatura nel 2023. Il candidato sindaco avrebbe dovuto essere ricercato in coalizione ampia non escludendo quella del sindaco Italia. Il sindaco ha replicato in una telefonata che non ci sono più le condizioni di andare avanti, rinviado le dimissioni degli assessori”.
L’assemblea di L&C lunedì ha preso atto della decisione del sindaco che aveva notificato la mutazione del quadro politico decidendo di ritirare i due assessori dalla giunta. “Il rammarico è forte – dice Randazzo – perché l’opera nostra e degli assessori è stata importante. Pur all’opposizione, assicuriamo di essere a disposizione perché i servizi abbiamo una continuazione per la città. Ci sentiamo impegnati per consentire la realizzazione del patto del 2918. La nostra sarà un’opposizione chiara e nel rispetto reciproco degli obiettivi da raggiungere”.
Tra i progetti da portare avanti, il piano per regolamentare gli esercizi commerciali bar in Ortigia, l’istituzione della riserva terrestre dell’area marina protetta del Plemmirio. Poi c’è una divergenza di vedute sull’idea di Ppnrr. “Il sindaco – dice Randazzo – ritiene importante operare con dinamicità. Noi partiamo dall’opposto, auspicando che si possa formare fronte largo che possa operare scelte confrontate, conosciute e condivise. Offriamo la nostra disponibilità a collaborare per l’attivazione degli statuti del Pnrr. Saremo critici sul programma di governo”.
Per l’ex assessore Rita Gentile, le dimissioni hanno rappresentato “una scelta sofferta non per falso attaccamento alla poltrona ma per complessità dei processi amministrativi ma alla fine abbiamo preso atto che non ci fossero più le condizioni per andare avanti. Non ha alcun senso continuare in altra veste, quella personale, sganciata dal movimento. Offro la mia collaborazione con nuovi assessori al Patrimonio, per la gestione dei beni confiscati alla mafia, per l’immigrazione con un servizio nuovo e l’ostello di Cassibile. C’è la disponibilità di un milione e 300 mila euro per ampliare alcuni servizi in quell’ostello, dove a marzo verrà la Commissione europea per visionarlo. Ci sono da spendere 700mila euro per le povertà estreme, abbiamo lavorato sull’ economia solidale con l’istituzione dell’albo delle coop che facilita il lavoro e l’erogazione di fondi per soggetti svantaggiati.
Anche l’ex assessori Gradenigo, non nasconde il suo rammarico “L’unico raggio di sole è avere appreso che le deleghe non siano state smembrate ma trasferite all’ingegnere a Giuseppe Raimondo, con cui per un anno abbiamo lavorato a stretto contatto per il varo del Bando del servizio idrico integrato, per il quale domani ci sarà la firma del contratto. In questo modo si ottimizzano le risorse disponibili con grossi vantaggi per la città. Ci saranno un milione e mezzo in più per le manutenzioni straordinarie e si possono programmare nuove opere e progettazioni per eliminare i reflui deputati che finiscono nel porto grande e per captare l’acqua del fiume Anapo con condotte esistenti fino a Tremilia senza spendere soldi per gli espropri”.