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Lentini, duplice omicidio sparatoria agrumeto : il VIDEO del fermo del secondo indagato

Di seguito all’esecuzione del fermo di indiziato di delitto a carico del SALLEMI Giuseppe avvenuto il 10 febbraio scorso per il duplice omicidio di CASELLA Massimiliano e di SARANITI Agatino, nonché del ferimento di SIGNORELLI, provvedimento giudiziario emesso dalla Procura della Repubblica Distrettuale di Catania e dalla Procura della Repubblica di Siracusa ed eseguito dalle Squadre Mobili di Catania e Siracusa, le indagini proseguivano allo scopo di delineare compiutamente la vicenda.

In particolare, gli investigatori a seguito anche dell’analisi di Polizia Scientifica del teatro dell’evento criminoso, nonché delle prime risultanze fornite dal Medico Legale, hanno avuto modo di acquisire elementi tali da far presumere come il SALLEMI non avesse potuto agire da solo nell’esecuzione dell’azione delittuosa, così cruenta e letale nei confronti dei soggetti che si erano recati nella zona per perpetrare il furto delle arance mature.
Pertanto la tempestiva attività di indagine avviata a seguito dell’arresto del SALLEMI condotta dalla Squadra Mobile di Siracusa e dal Commissariato di P.S. Lentini, coordinata brillantemente dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Siracusa ha portato al fermo di indiziato di delitto a carico del GIAMMELLARO Luciano, poiché gravemente indiziato dei reati di duplice omicidio e tentato omicidio, in concorso con SALLEMI Giuseppe.
In particolare, il provvedimento giudiziario scaturisce dalle dichiarazioni rese dall’unico superstite del triplice ed efferato agguato, il quale dava agli investigatori una descrizione precisa e puntuale degli eventi occorsi nella notte tra il 9 e il 10 febbraio 2020. Nello specifico riferiva che quella notte lo stesso, mentre si trovava coi due deceduti per compiere un furto di arance nelle campagne di Lentini a confine con Scordia, veniva raggiunto dal SALLEMI e da un altro soggetto che quest’ultimo chiamava LUCIANO che effettuavano attività di guardiania per i terreni della zona. I due soggetti esplodevano diversi colpi di fucile contro i tre attingendo a morte il CASELLA e il SARANITI e ferendo gravemente il SIGNORELLI. Il racconto della vittima superstite, unitamente ad altre dichiarazioni preziose rese dai proprietari terrieri del luogo teatro dei fatti raccolte dal personale operante che ha condotto le indagini, nonché dei familiari delle vittime, permettevano di identificare compiutamente il LUCIANO nel citato GIAMMELLARO Luciano, nonché a delineare il contesto dell’abusiva attività di guardiania che si svolge in quella zona agricola, che veniva svolta dal SALLEMI in compagnia del GIAMMELLARO, quest’ultimo, diversamente dal primo, non legato da alcuna dipendenza lavorativa con le aziende agricole della zona e formalmente mero pensionato.
Pertanto, sulla base del quadro probatorio acquisito, gli investigatori avviavano le ricerche del GIAMMELLARO che veniva rintracciato dagli operatori, coadiuvati da personale del Commissariato di Augusta, in località Brucoli (SR) presso l’abitazione di conoscenti.
Accompagnato presso gli uffici del Commissariato di Lentini, espletate le formalità di rito, GIAMMELLARO Luciano è stato condotto presso il carcere di cavadonna Siracusa, in attesa di convalida del fermo da parte del G.I.P. presso il tribunale di Siracusa.

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