AmbienteCronacaPrimo Piano

L’eterna emergenza: strade sporche e cassonetti puzzolenti il danno all’immagine e l’assuefazione dei cittadini

Le condizioni di degrado in cui versano diversi comuni nella provincia di Siracusa, capoluogo compreso, sono ormai evidenti a tutti; troppe carenze si riscontrano tra le regole, i diritti e i doveri. Le ragioni sono molteplici, ne abbiamo scritto più volte, dalle disfunzioni del servizio della raccolta dei rifiuti, alla scarsa efficacia dei controlli fino alle infrazioni in serie da parte dei cittadini, per una risposta che non poteva essere diversamente in una sub cultura in cui regna la sporcizia diffusa e l’anarchia innata. E se le città sono sporche, è anche vero che chi sporca sono buona parte cittadini, quelli convinti che ci siano gli schiavi di notte a raccogliere i rifiuti ingombranti o i sacchetti fuori dai cassonetti, ma la pulizia dei contenitori che provocano la puzza rimane un onere a carico dell’impresa che raccoglie i rifiuti.

Non possiamo certo assuefarci all’eterna emergenza; occorre individuare colpe e responsabilità dei disservizi, così come individuare chi sporca attraverso le ronde dei volontari ispettori ambientali, ma anche da parte dei vigili urbani; e la stessa cosa deve valere per i bisogni dei cani lasciati in bella mostra nei marciapiedi dai padroni che di certo non meritano l’amicizia dei loro amici a quattro zampe, per farli odiare in maniera indiretta. Il cittadino che si sottrae ai suoi doveri da un lato, mentre il Comune dall’altro non riesce a garantire una prestazione di un servizio considerato in difesa della salute e dell’ambiente, mentre le nostre strade somiglino a volte a delle discariche vere e proprie. Chi amministra deve gestire anche le fasi di emergenza, ma soprattutto deve prevenirle.

Nel nostro breve giro abbiamo riscontrato che lo svuotamento dei cassonetti non sempre viene effettuato come sarebbe necessario, e che in alcuni punti questi restano pieni, oltre a carenze nello spazzamento nelle strade secondarie, a cui si aggiunge il problema delle micro-discariche che si formano nelle periferie e che però non è imputabile all’impresa che esegue il servizio, ma all’inciviltà indiretta di non comuni cittadini.

Manca un servizio di sorveglianza a cui concedere maggiore efficacia per prevenire e reprimere le infrazioni in serie che gravano sul costo del servizio in danno ai residenti; altra soluzione valida è l’installazione di telecamere per la videosorveglianza in tutta le zone, non solo per identificare gli sporcaccioni, ma anche per risolvere il grave problema della violenza e della sicurezza dei cittadini; forse tra le misure più urgenti a cui vale la pena piano piano mettere mano.

Concetto Alota

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *