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Libero consorzio comunale, niente elezioni il 30 giugno

Si ferma la macchina organizzativa per l’elezione del presidente e del consiglio del Liberio consorzio comunale. A poco più di un mese dalla data che inizialmente era stata fissata per recarsi alle urne, a distanza di qualche giorno dall’insediamento della commissione elettorale, dall’Ars è arrivato il contrordine. L’aula ha rinviato, infatti, entro maggio del 2020 le elezioni di secondo livello. Decisiva l’approvazione di un emendamento a firma di Vincenzo Figuccia e altri, in base al quale le elezioni per ragioni procedurali e di tempo non potranno tenersi entro il 30 giugno. Salgono così a sette gli anni di commissariamento dei Liberi consorzi dei Comuni.

La decisione di sospendere il voto scaturisce da una manifestazione di protesta messa in atto il 15 maggio dai sindaci di un centinaio di comuni siciliani che chiedeva la calendarizzazione di un ordine del giorno che garantisse un impegno da parte del governo regionale a chiedere le risorse aggiuntive per salvare le province. Di fatto, i 150 milioni di euro accordati dallo Stato, sono un primo passo ma chiediamo che vengano concesse per intero le somme. Per questo abbiamo è stato ottenuto il rinvio delle elezioni di secondo livello che adesso non avrebbero giovato a nessuno considerato che al momento, si tratta di enti assolutamente inutili.

Bisogna, però, pensare a risolvere la situazione economica, destinando alle ex Province siciliane 350 milioni di euro da prelevare dagli FSC, così da coprire il disavanzo al 31 dicembre 2018 e garantirne la gestione corrente per gli anni 2019/2021.

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