L’OMICIDIO DI CALTAGIRONE: LA CASA PIGNORATA E LO SCAMBIO DI PERSONA
Sottoposto a fermo di indiziato di delitto Corrado Rametta per l’omidicio compiutosi in un’abitazione di contrada Noce a Caltagirone, polizia municipale e carabinieri sono intervenuti dopo la segnalazione dei familiari di Raffaele Maruca, operatore ecologico di 64 anni. Quel che inizialmente era sembrato un incidente domestico si è rivelato un omicidio: tra le 9:00 e le 9:30 tre colpi di pistola calibro 7,65 hanno ucciso Maruca,

Le indagini della Sezione Investigazioni Scientifiche hanno repertato tracce ematiche sulle pareti, bossoli a terra e filmati delle telecamere di zona che hanno ripreso la fuga del presunto assassino. Poco dopo, i carabinieri della Compagnia di Noto hanno fermato Corrado Rametta, 54enne di Avola, ritenuto responsabile della sparatoria.
Dagli interrogatori è emerso che Rametta mirava al vero debitore—il precedente proprietario di un immobile pignorato, acquistato all’asta dal cognato della vittima—ma ha sparato per errore contro Maruca, scambiandolo per l’uomo da punire. Partito da Avola e giunto a Caltagirone, Rametta è quindi rientrato nel Siracusano, dove è stato rintracciato dopo la deposizione spontanea dell’arma: la pistola era ancora carica con cinque colpi in canna, e sono stati recuperati anche gli abiti intrisi di sangue.
“L’azione delle forze dell’ordine è stata tempestiva ed efficace — ha dichiarato il Procuratore capo di Caltagirone —. Attendiamo ora gli esiti dell’autopsia.” Un giallo risolto in poche ore, che ha svelato un tragico scambio di persona.