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Mafia a Cassibile: inflitte dieci condanne

Il tribunale penale di Siracusa ha emesso sentenza di condanna per i presunti esponenti e gregari. Dieci le condanne e una sola l’assoluzione nei confronti degli imputati alla sbarra. La pena più severa a 16 anni di reclusione è stata inflitta a carico di Antonino Linguanti, ritenuto a capo dell’organizzazione e tra i principali soggetti coinvolti nell’operazione antimafia, denominata “Knock out” portata a termine dai carabinieri del nucleo Investigativo del comando provinciale di Siracusa, su disposizione della Direzione distrettuale antimafia di Catania, scattata l’8 maggio 2013. Sentenza dura anche nei confronti di Salvatore Galiffi condannato a 11 anni e mezzo. 9 anni e mezzo sono stati inflitti nei confronti del siracusano Giuseppe Floridia; 7 anni ad Antonino Fabio; 4 anni Leonardo Vicario; 6 anni Salvatore Battaglia; 3 anni e 4 mesi Giuseppe Olanda; 3 anni 2 mesi, invece, msono stati irrogati a Massimo Galiffi , un anno e mezzo  Giuseppe D’Alterio; un anno e mezzo all’avolese Vincenzo Morale. L’unica sentenza di assoluzione riguarda Alexei Kataneze.

La svolta nelle indagini è maturata la mattina del 10 aprile di quell’anno, quando, alla stazione carabinieri di Cassibile, si presentava Sebastiano Troia, il quale confessava di essere uno degli esecutori materiali dell’omicidio di Salvatore Giacona. Iniziava così la sua collaborazione, che ha permesso agli inquirenti di individuare  a Cassibile una presunta organizzazione dedita alle estorsioni a commercianti e piccoli imprenditori locali. Si sarebbero aggiunti in seguito il business della collocazione di macchinette video-poker e lo spaccio di sostanze stupefacenti.

C.A.

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