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Maltempo in provincia, agricoltura in ginocchio

Dopo un autunno siccitoso e temperature primaverili in questi ultimi tre giorni abbiamo registrato due grandinate e ieri notte una nevicata e forti venti che hanno seriamente compromesso le coltivazioni orticole ed agrumicole della del comprensorio agricolo costiero. Da Augusta fino a Portopalo C.P. i venti hanno causato delle forti cascole di arance, campi di insalate, piante di patate e carciofi distrutti dalla grandine, il vento ed il peso della neve divelto serre e tunnel con coltivazioni pronte alla raccolta di pomodoro e peperoni, tunnel e serre scoperchiate danneggiando seriamente le colture si registrano su tutta la costa. Danni di questo genere richiedono azioni importanti da parte della Regione siciliana. Oltre agli ingenti danni alle strutture che le aziende agricole hanno subito, immediatamente registrabili, dobbiamo tener conto delle ripercussioni che si avranno sui livelli occupazionali che inevitabilmente, senza un intervento sostanziale della Regione,  si registreranno nei prossimi mesi.

Il Consorzio di Tutela Igp lancia l’allarme: ”Molte serre sono state rase al suolo, occorrono interventi urgenti”. Il ghiaccio e la neve degli ultimi giorni seminano una scia di danni al momento non ancora calcolabili nelle produzioni agricole della provincia di Siracusa. Le condizioni rilevate presso numerose aziende del territorio sono drammatiche. Il Direttore del Consorzio Igp di Pachino, Salvatore Chiaramida, ha svolto una ricognizione nelle campagne insieme a Massimo Franco, Presidente Provinciale di Confagricoltura, rilevando la situazione disastrosa a cui le strutture serricole di molte aziende sono sottoposte a causa delle condizioni climatiche. “In particolare – spiega Chiaramida- le strutture in legno di alcune aziende, non sono in grado di sopportare il peso della neve. Molte si sono accartocciate e alcune addirittura rase al suolo. Stiamo cercando di fare una conta dei danni che purtroppo crescono di ora in ora. Alla riapertura degli uffici segnaleremo la situazione alla Condotta agraria e all’Ispettorato Provinciale all’Agricoltura per chiedere degli interventi urgenti e straordinari a favore delle aziende colpite. C’è il rischio concreto che la situazione passi sotto silenzio e questo non ce lo possiamo permettere”.

MASSIMO FRANCO: “LA REGIONE DICHIARI LO STATO DI CALAMITA’ NATURALE”.  “Chiediamo che la Regione si attivi per la dichiarazione dello stato di calamità, di adottare tutti quegli interventi straordinari possibili per il territorio interessato da questi eccezionali eventi climatici che ricordo interessano un comprensorio che occupa un quarto di tutti gli addetti in agricoltura della Sicilia e che rappresenta il 26% della PLV agricola dell’isola”. Questo l’appello lanciato dal presidente di Confagricoltura, Massimo Franco, il quale sostiene che “Il territorio siracusano si sviluppa su 2.109 Kmq e la sua rete idrografica, con fragilità legate soprattutto alla sua totale assenza di manutenzione che sii articola in 315 km. lineari. Facendo qualche esercizio matematico, con questo 0,87%, emerge che “dovremmo”, condizionale è d’obbligo, impegnare circa 1,21 euro e ventuno centesimi per kmq./anno allo scopo. Un cifrone”.

E.V.

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