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Marchese (consigliere camerale): “Stop a parentopoli e personalismi”

“Non aspettiamo di andarci a divertire e soprattutto che non si pensi più alla parentopoli o a proventi personali”. Testi e musica di Michele Marchese, il presidente di Casartigiani, che alla veneranda età di 86 anni, presiederà il 4 settembre la prima seduta del consiglio della nuova camera di commercio della Sicilia Sud Orientale Catania, Siracusa e Ragusa. Marchese è il consigliere anziano a cui tocca l’incombenza di sedere sulla scranno del presidente perché consigliere anziano. “Non è la prima volta che svolgo questa funzione – spiega Marchese – ho già presieduto 6 anni fa l’insediamento del consiglio camerale di Siracusa. Costituisce per me un momento di serenità, perché chi presiede il consiglio deve essere un uomo di equilibrio, dimostrando esperienza nella gestione della seduta”.

Marchese si proietta già a quella giornata dopo che per due volte la convocazione dell’assessore regionale alle Attività produttive, Mariella Lo Bello, era stata sospesa. “Mi auguro che per legge siano presenti i due terzi dei componenti – dice Marchese – e che il candidato presidente venga eletto con i due terzi degli aventi diritto al voto. Non vorrei che si dovesse andare alla terza votazione quando basterà la metà più uno dei presenti”. Ma superato il momento dell’insediamento del consiglio camerale, c’è da affrontare le problematiche delle tre camere di commercio. “Per la lunga esperienza camerale – continua Marchese – il problema più grosso che ci aspetta è rappresentato dai 200 e più pensionati dei 3 enti camerali e non è un gioco da ragazzi rispetto agli aeroporti che si possono cedere e alle altre iniziative promozionali visto che oggi non ci sono condizioni per gli investimenti. IN questo momento storico, i pensionati delle tre camere di commercio sono molti di più rispetto agli attuali dipendenti”.

Con l’insediamento del nuovo consiglio camerale e con l’elezione del nuovo presidente, dovrebbe essere posta la parola fine a una vicenda iniziata nel 2015 con l’accorpamento volontario delle tre camere e proseguito alla Regione siciliana, nelle aule parlamentari, alla conferenza Stato-Regioni per finire con il recente decreto del ministro per lo sviluppo economico, Carlo Calenda. Ma potrebbe continuare nelle aule giudiziarie, come spiega il presidente del settore commercio della Confesercenti, Arturo Linguanti: “Sarò presente a Catania per tutelare gli interessi della mia città. Rimane sempre l’interrogativo su cosa succederà con i ricorsi in itinere al Tar di Catania sul riconoscimento della revoca dell’accorpamento. Credo che ancora non ci sia nulla di definitivo”. E a proposito del vertice amministrativo della nuova super camera di commercio, Linguanti esplicita: “Vedremo cosa succederà anche se possiamo già avanzare la pretesa di un siracusano alla vice presidenza”.

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