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Medici e avvocati insieme contro le denunce facili dei pazienti

Il presidente dell’Ordine dei medici, Anselmo Madeddu e quello dell’ordine degli avvocati, Francesco Favi si sono incontrati per approfondire l’idea di costituire un tavolo tecnico congiunto che metta insieme Avvocati e Medici per affrontare il problema delle denunce facili a carico dei medici, magari con la stesura di linee di indirizzo condivise, di seminari e incontri. E così, dimenticandosi che a fronte di episodici errori ci sono migliaia di atti medici che ci salvano la vita, c’è chi fomenta ormai una insana cultura dell’odio promuovendo la pericolosa deriva di un partito dei cittadini contrapposto a quello dei medici, i quali a loro volta si contrappongono a quello degli avvocati, accusati di invogliare i primi a promuovere le cause risarcitorie, avvocati che invece non fanno altro che il loro dovere.

E’ grave il fatto che i dati statistici ci dicono che circa il 94% di queste cause finiscono con l’assoluzione per l’insussistenza del reato. Con la conseguenza, però, che s’ingolfa inutilmente il lavoro dei magistrati, allungando all’inverosimile i tempi della giustizia. Ma non solo. Il numero eccessivo di cause, infatti, ha elevato il costo delle assicurazioni, con rinuncia di molte Aziende a farsene carico e dunque con danno degli stessi pazienti che altrimenti sarebbero stati risarciti prima. Ma la conseguenza più grave è quella di aver generato per reazione la cosiddetta medicina difensiva (secondo Agenas praticata oggi dal 58% dei sanitari), con medici che si astengono dagli interventi ad alto rischio e che, per tutelarsi, eccedono in protocolli diagnostici spesso non necessari. Il 94% di tutte le cause terminano con l’assoluzione del medico, per cui l’Ordine dei medici cercano la strada per evitare tali situazioni. Il tavolo tecnico congiunto che metta insieme Avvocati e Medici potrebbe diventare un laboratorio di grande interesse per il contrasto di un fenomeno che ormai ha assunto i contorni di una autentica patologia di sistema.

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