MIGLIAIA DI FEDELI AL SEGUITO DI SANTA LUCIA PER IL SUO RIENTRO IN CATTEDRALE
Il popolo di Lucia si è stretto ancora una volta attorno alla sua statua conducendola come per mano lungo le stradine del centro storico nel percorso di ritorno in Cattedrale per l’ottavario della festa del patrocinio.

Una domenica dal clima mite ha favorito la partecipazione di migliaia di fedeli a cui si sono aggiunti numerosi turisti presenti sull’isola, attirati dalla moltitudine di persone che seguiva il simulacro trascinato con sapiente cura e attenzione dai berretti verdi, tra gli stretti angoli delle viuzze di Ortigia.
Emozionanti le immagini della Santa che dopo aver lasciato la piazza del Duomo è giunta attraversando via Picherale alla fonte Aretusa dove ad attenderla c’era un meraviglioso tramonto sul Porto grande, uno dei più belli e suggestivi che si possano ammirare.
Tris Sicilia con una lunga diretta durata oltre quattro ore ha seguito l’intera processione per consentire a quanti ne fossero stati impossibilitati di partecipare alla festa e poter entrare in contatto con la nostra patrona.
Doppiata l’area del castello Maniace, il lungo corteo si è diretto verso il lungomare di Levante il cui luccichio delle acque sembrava riflettere la luce emanata da Lucia nel suo passaggio, salutato in festa dai tanti ortigiani che in suo onore hanno voluto adornare le proprie case e i balconi.
Poi ancora per via Roma e il transito quasi al limite della sfida per i 48 portatori in via della Giudecca dove le strette dimensioni della strada e la folta presenza di fedeli hanno contribuito a creare un momento di maggiore intimità sottolineato dalle parole del parroco della chiesa di San Filippo Neri.
La processione al seguito del simulacro della protettrice ha mosso i suoi primi passi intorno alle 18,30 dalla chiesa di Santa Lucia alla Badia. Qui la statua vi era stata traslata sette giorni prima in occasione della festa delle quaglie che nella prima domenica di maggio rievoca il miracolo del 1646, quando l’arrivo di una colomba segnò la fine di una lunga carestia per la quale i fedeli avevano chiesto l’intercessione della Santa riunendosi in preghiera in Cattedrale. L’arrivo della colomba annunciò infatti l’arrivo di navi cariche di grano al porto grande di Siracusa.
Particolarmente toccante il rientro in Cattedrale per via Minerva accompagnato dal suono incessante delle campane in segno di festoso saluto ma anche di conclusione dei festeggiamenti e del lungo pomeriggio vissuto quasi mano nella mano con la propria Santa.
I momenti della ricollocazione e chiusura della nicchia sono indubbiamente i più emozionanti e rallentati, quando la banda termina di suonare il proprio repertorio e si ode soltanto il grido dei fedeli che le rivolgono le proprie invocazioni di preghiera mentre il maestro di cappella completa il rituale delle operazioni di chiusura.