Milazzo: “Open Land e acqua: due errori strategici di Garozzo”
Il sindaco Garozzo con le vicende Open Land e Servizio Idrico non ha cercato la discussione e la concertazione della soluzione con l’intero consiglio comunale e con tutte le rappresentanze politiche cittadine; ha scelto di avventurarsi da solo. Non ha pensato alla forza euristica della scelta che nasce dal confronto dialettico e alla forza politica della scelta che deriva dalla condivisione con le varie espressioni politiche cittadine. Ha voluto far tutto da solo e adesso il risultato è sotto gli occhi di tutti. Abbiamo appena appreso che il Consiglio di Giustizia Amministrativa ha respinto le difese del comune di Siracusa e ha nominato un consulente di ufficio per calcolare l’ultra milionario risarcimento da versare all’Open Land. Si parla di circa 26 milioni di euro: una cifra che graverà su tutti i contribuenti siracusani e che implicherà non pochi problemi amministrativi e forse giudiziari riguardo ai bilanci comunali approvati e da approvare. Eppure, quando nel giugno del 2014 avevo posto il problema in consiglio comunale mi era stato risposto che non c’era nulla di cui preoccuparsi. Pressochè analoga storia per il servizio idrico. Anche in questo caso il sindaco ha preferito fare tutto da solo e scegliere di affidare il servizio idrico e fognario ad un’associazione temporanea di tre imprese selezionata senza gara pubblica e senza nemmeno chiedere, prima di ogni altra interlocuzione, il certificato antimafia. Il risultato è che: una delle tre imprese, particolarmente attiva nella Locride, non ha fornito il certificato antimafia e ha dovuto recedere dall’ati; dopo sette mesi il servizio idrico, fognario e di smaltimento dei fanghi è ancora gestito in maniera “provvisoria” dal comune dando luogo ad innumerevoli e sempre più pesanti disservizi a carico dei siracusani e ad un’inarrestabile emorragia finanziaria a carico delle casse comunali; ancora oggi è nuvoloso ed incerto il futuro dei lavoratori dell’ex Sai 8 e delle loro famiglie. Eppure anche su questo tema io ed altri consiglieri avevamo più volte invitato l’amministrazione a dialogare e, da ultimo, nel consiglio comunale aperto del 19 dicembre 2014 avevo avvertito sull’errore politico – amministrativo di aprire le porte del comune ad aziende non previamente conosciute e che i quotidiani nazionali avvertivano intrattenere rapporti sensibili nella Locride.
Massimo Milazzo
Consigliere comunale