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Salvatore Pizzolo e Michele Assente.

Morirono asfissiati allo stabilimento Versalis, a giudizio cinque persone

Cinque persone sono state rinviate a giudizio con l’accusa di omicidio colposo per la morte di due operai, Michele Assente e Salvatore Pizzolo, dipendenti della ditta Xifonia spa, avvenuta il 9 settembre 2015 nell’impianto di etilene dello stabilimento Versalis di Priolo.

Il decreto che dispone il giudizio è stato emesso dal gip del tribunale aretuseo, Salvatore Palmieri a carico di Giovanni Aprile, augustano di 42 anni, amministratore unico della Xifonia; Vincenzo Steno, augustano di 61 anni, responsabile del servizio prevenzione e protezione della stessa ditta; il modicano Umberto Mancuso di 40 anni, capo cantiere; Sergio Piazza, augustano di 38 anni, assistente di giornata alla zona calda della Versalis; e Giuseppe Contarino, siracusano di 40 anni anch’egli addetto al servizio di prevenzione e protezione della ditta. A giudizio anche l’impresa Xifonia per illecito amministrativo. 

Il processo, a cui il giudice ha ammesso la costituzione di parte civile dei familiari delle due vittime con il patrocinio degli avvocati Marco Corsaro, Salvatore Cannata, Maria Malgioglio e Italia, ha avuto una genesi piuttosto travagliata. Il 20 settembre 2018, infatti, il pm Tommaso Pagano aveva concluso le indagini chiedendo l’archiviazione avendo ritenuto che gli elementi di responsabilità emersi non acclarassero la responsabilità degli imputati che inizialmente erano otto. 

I legali dei familiari delle vittime hanno promosso opposizione, all’esito della quale il procuratore generale di Catania, Roberto Saieva, ha deciso di avocare a sé il fascicolo affidato dapprima alla dottoressa Sabrina Gambino (prima che fosse nominato procuratore di Siracusa) e poi al pm Giuseppe Lombardo, che ha formalizzato in udienza la richiesta di rinvio a giudizio, accolta dal gip Palmeri e il processo si farà  

La vicenda giudiziaria riguarda l’infortunio sul lavoro avvenuto poco prima delle 10 del 9 settembre di cinque anni fa. Pizzolo e Assente, che facevano parte di una squadra, si stavano occupando di eseguire la pulizia dei pozzetti dell’impianto fognario in particola modo la videoispezione e la pulitura delle aste dell’impianto della Versalis di Priolo. Il primo a calarsi nel pozzetto era stato Assente che poco dopo ha accusato un malore. In suo aiuto è accorso Pizzolo ma anch’egli non ha trovato scampo, entrambi sono morti a causa di asfissia per inalazione di aria priva d’ossigeno. Durante le indagini, i consulenti riferiranno che verosimilmente si sia verificato un accumulo di sostanze organiche volatili e la concomitante immissione di gas all’interno del pozzetto. La pubblica accusa sostiene l’inadeguatezza della formazione, addestramento, informazione ricevuta dai due operai oltre alla mancanza dei dispositivi di sicurezza adeguati. Il processo si svolge davanti al giudice monocratico Giulia D’Antoni, la prima udienza è stata fissata per il 22 novembre del prossimo anno. 

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