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Scomparso Salvatore Accolla, il Van Gogh siracusano

“Con rara sensibilità, che gli proveniva dalle difficoltà affrontate nella vita, e con le sue originali pennellate colorate, è riuscito a raccontare Siracusa, sia quella intima che quella esteriore, e ha contribuito a farla conoscere in giro per l’Italia”. Così il sindaco Francesco Italia, ricorda il pittore Salvatore accolla, venuto a mancare per un male fisico.” Così il sindaco, Francesco Italia, ricorda il pittore siracusano Salvatore Accolla, venuto a mancare per un male fisico.

Molte sono i riconoscimenti a lui dedicati nel corso della sua vita, che hanno premiato la sua bravura. A maggio di quest’anno la Fondazione Credito Bergamasco aveva organizzato, per il pittore aretuseo, una visita virtuale (causa restrizioni covid19) per ammirare le sue opere, resa disponibile al pubblico on-line. Inoltre, Accolla due anni fa si era occupato anche dell’abbellimento delle barriere in cemento new jersey, da Corso Matteotti al Passeggio Adorno, trasformandoli in artistici e colorati arredi urbani.

“Salvatore, però, non era uno dei tanti venditori di stampe seriali, che trovi ad ogni angolo delle città d’arte (…) Salvatore era un artista vero, uno di quelli che l’arte l’ha buttata sui quadri facendo parlare la sua vita sulle tele”. Queste le parole dedicate a lui da Moena Scala.

Tutta la vita dell’artista è stata scandita da questo ritmo del fare: migliaia di disegni realizzati, migliaia di tele dipinte, migliaia di poesie. Poesie scritte o tradotte anche in lingua siciliana. Semplice nella sua grandezza, un artista che viveva e frequentava le vie cittadine, con il suo indivisibile cane e le sue tele esposte per i passanti. Un artista anticonformista e originale a tutto tondo.

Jessica Pisano

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