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La giornata di apertura di Kairós si è conclusa ieri sera nell’elegante spazio espositivo dell’ex Convitto Ragusa con l’apertura della mostra collettiva di arte contemporanea “I territori dell’arte” curata da Cristina Cataneo. 7 giovani artisti, di varia provenienza territoriale, uno solo il netino presente (Muscarà), e soprattutto di diverse caratteristiche tecniche ma capaci di dialogare tra loro sul tema scelto quest’anno “Geografia/geografie”. Bonaccorso, Cantarella, Cardillo, Liggera, Muscarà, Portale e Romaniuk, in rigoroso ordine alfabetico, sono gli artisti che sino al due aprile esporranno nelle tre sale del Convitto, già ieri sera con ottimo numero di presenti incuriositi e che sino a tardi si sono intrattenuti dinnanzi alle opere pittoriche, scultoree e fotografiche. Saluti iniziali affidati al Presidente dell’Associazione “Le Rotte di Ulisse”, organizzatrice di Kairós: “Sono molto contento di aprire questa Mostra caratterizzata dall’espressione artistica giovane che sa bene rappresentare i territori dell’arte con una voce libera e indipendente”. A prendere parola la curatrice della Mostra Cristina Cataneo che ha ringraziato gli artisti per la loro adesione e presenza nel progetto che, come lo scorso anno, avrà grande eco; il Dirigente Scolastico dell’Istituto “Matteo Raeli” di Noto, Concetto Veneziano: “Organizziamo questi momenti soprattutto per i nostri alunni, che nelle aule imparano ma che fuori devono avere l’opportunità di confrontarsi con chi ha deciso di fare l’artista”. Tra i presenti, infatti, anche tanti ragazzi che frequentano il Liceo Artistico di Noto. E dopo l’intervento di Paolo Randazzo, anima e cuore di Kairós, parola a Michele Romano, simpaticamente definito dal Presidente Spataro: Virgilio della serata.
“In questa esposizione, così variegata ma dalla grande forza comunicativa tra le opere e con il visitatore, troviamo la perfetta sintesi della mappatura geografica della società. Vi invito ad una riflessione: chi è l’artista? L’artista è colui il quale meglio rappresenta la realtà perché ne presenta i contenuti e non gli involucri. L’operazione difficile è per chi guarda che deve impegnarsi a capire quanto e cosa l’artista ci racconta della società in cui vive. Un esempio: le uova che troviamo nella prima sala, esse ci rappresentano l’opulenza, il benessere, l’aspetto economico che spesso ci fa dimenticare il contenuto. Ed ancora l’infinito nella terza sala rappresentato all’interno di cerchi, chiuso da essi; la semplice figura tridimensionale del cubo, nella seconda sala, con cui poter rappresentare qualsiasi cosa. Arte figurativa concettuale facile da fare, difficile da capire. Ma una società che manca di lettura, che non fa sforzi, manca di valori”. La Mostra, come detto, resterà aperta al pubblico sino al due aprile. Proseguono oggi gli appuntamenti di Kairós: alle ore 18 nella sala lettura della Biblioteca Comurale “Principe di Villadorata” conferenza sul tema: “L’uomo planetario: per un ecumenismo oltre il perimetro delle confessioni cristiane” a cura di Arianna Rotondo, Università di Catania, e la presentazione di Don Ignazio Petriglieri. Domani, venerdì 11 marzo, sempre in sala lettura e sempre alle ore 18, “Rileggendo Esodo e rivoluzione di Michael Walzer” a cura di Elio Cappuccio del Collegio siciliano di filosofia di Siracusa, presenterà Bruno Franzo. Dopo il weekend Kairós riprenderà il proprio programma con l’atteso concerto della cantante Etta Scollo, lunedì 14 marzo al Teatro Tina Di Lorenzo, ore 20,45.
Emanuela Volcan
