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Noto, due candidati si contendono la poltrona di sindaco

Sarà il sesto Sindaco eletto direttamente dai cittadini ma in una situazione imprevedibile e ancora molto incerta. Dal 1993, anno di introduzione della Legge n.81 del 25 marzo, si sono infatti succeduti Corrado Passarello ( 6 giugno 1993 – 12 dicembre 1993, morto prematuramente), Raffaele Leone (1994-2002), Michele Accardo (2002-2006, fine anticipata a causa della mozione di sfiducia), Corrado Valvo (2006-2011) sino all’attuale Corrado Bonfanti (2011-2021). In un momento normale si sarebbe potuto preventivare la data della tornata elettorale tra maggio e giugno, ma in questa seconda ondata della pandemia da Covid-19, non proprio esaurita, e con i tanti interrogativi legati al piano vaccinazione e alla sua riuscita, ad inizio febbraio il Presidente dell’ANCI e sindaco di Bari Antonio De Caro ha avanzato l’ipotesi dello slittamento in autunno. Al voto andranno 1287 comuni, di cui 35 siciliani, e 5 nella provincia di Siracusa: oltre Noto, Lentini, Pachino, Sortino e Ferla che comunque si stanno organizzando per il rinnovo dei propri organi di governo e rappresentanza. A Noto, al momento, sono due i candidati a Sindaco.

Non è mai uscito dall’agone politico Corrado Figura, candidato a sindaco di Noto nel 2016 ed espressione di una coalizione che anche oggi lo sostiene nella corsa alla poltrona di Primo Cittadino. Laureato in Economia e Commercio a Catania, abilitato a Dottore Commercialista e con diverse specializzazioni, lavora in banca, è sposato con Daniela, architetto, ed hanno una bimba. La prima esperienza in politica è l’elezione a consigliere comunale nel 2011, candidato in una Lista civica, ricoprirà l’importante ruolo di Presidente del Consiglio, poi, come detto, la tornata elettorale scorsa dove andò al ballottaggio con Corrado Bonfanti, cedendo il passo per 893 voti. La coalizione riuscì ad entrare all’interno del Civico Consesso con tre rappresentanti. “Hanno fatto un lavoro eccezionale nel semiciclo ed insieme non siamo mai stati a guardare, cercando di rappresentare al meglio le istanze della città e dei nostri elettori – raggiunto telefonicamente Corrado Figura ci spiega come si è lavorato ma soprattutto come ci si prepara al prossimo futuro- dall’esperienza vissuta non ci si distacca e si riparte con una maggiore forza alimentata dal coinvolgimento dei cittadini per formare e far crescere una classe politica competente, un gruppo dirigente che sappia conciliare tradizione ed innovazione”.

Al momento la coalizione Noto Bene Comune conta tre liste ( Noto Movimento Popolare, Noto 3.0, Insieme per Noto) più altre tre ufficializzate in questi mesi: Noto Libera (presidente Rosa Bologna), Netini in Movimento (presidente Massimo Prado), e Noto Nostra (presidente Salvo Veneziano).

Quali le priorità? “Il ciclo della raccolta e smaltimento dei rifiuti va assolutamente rivisto puntando sulla differenziata e su un sistema di premialità per i cittadini virtuosi. Il sistema viario, i parcheggi e le infrastrutture che mettano in condizione di migliorare la viabilità. Altro aspetto molto grave che va affrontato subito è quello del bilancio comunale a causa della pesante situazione debitoria. E non dimentichiamo la questione sanitaria, non solo nostra a dir la verità, e la politica turistica che non può più prescindere dalla destagionalizzazione. Bisogna far diventare “smart”, ovvero intelligente, la città che fu “ingegnosa” valorizzando, inoltre, le eccellenze territoriali, salvaguardando e valorizzando il patrimonio culturale”.

Che tipo di campagna elettorale ci apprestiamo a vivere, dovendo fare i conti con le limitazioni? “Non perdendo il contatto con i cittadini usando tutti i mezzi a disposizione. Da mesi ormai i social sono la cassa di risonanza di ogni fatto ed ogni azione, vorrà dire che saranno la via privilegiata, ma non l’unica, per poter comunicare ed interagire, superando le distanze fisiche. La nostra coalizione è inclusiva, non vi è stata preclusione alcuna e non vi sarà, nella formazione di liste civiche, al momento 6, che sono ricche di personalità e professionalità con chiari obiettivi da perseguire”. Motto della coalizione #SiAmoNOTO. “Si, perché qui abbiamo scelto di vivere e vedere crescere le nuove generazioni, perché vogliamo vederla progredire, e ne siamo fieri, e Si, amo Noto”.

Matura lo scorso autunno invece la candidatura a Sindaco di Aldo Tiralongo, ma non è l’unica differenza. In questa coalizione, al momento di 4 liste, troviamo i partiti ed esattamente il PD e il Movimento 5 stelle oltre alla lista di Passione Civile e Noto Partecipa. Dal 2011 al 2016 siede sui banchi dell’aula consiliare, essendo stato eletto con il Gruppo Rinnovamento per Noto nella lista del PD, ma poi resta fuori da Palazzo Ducezio, per scelta, nelle ultime amministrative, se pur già accanto al movimento guidato da Cettina Raudino, Passione Civile. Laureato in Giurisprudenza a Catania, è il Direttore del Carcere siracusano di Cavadonna, sposato con due figli e nonno da poco più di un anno. “Le persone al centro di un progetto di benessere, di sviluppo. I netini come titolari del diritto alla salute, del diritto ai servizi, del diritto al lavoro, del diritto all’ambiente. Diritti espropriati, diritti che vanno restituiti attraverso un progetto che aggreghi”.

E mentre si lavora per la composizione di nuove liste, si entra anche nei dettagli del programma di Governo. “Sviluppo economico della città, ove questo non sia inteso solo nel settore turistico. L’esperienza di altre città che hanno investito tutto sul turismo ci insegnano che questo non può e non deve essere l’unico vettore. Altri sarebbero l’artigianato di qualità e l’agricoltura d’eccellenza. Altra priorità è il diritto alla salute che in questi ultimi anni ha visto un autentico tracollo acuito dai recenti fatti legati alla pandemia”.

Ha sconvolto il nostro quotidiano rendendo eccezionale ciò che prima era normale (uscire, abbracciarsi, andare al cinema, al teatro, al ristorante) e normale ciò che prima non lo era (indossare le mascherine, mantenere le distanze), il che fa pensare a come Aldo Tiralongo e la sua squadra, i suoi candidati riusciranno a parlare con l’elettorato. “Abbiamo perso ma abbiamo anche imparato tanto, facendoci scoprire delle possibilità diverse di lavorare (lo smart working), di fare la scuola (la didattica a distanza) e di organizzare la nostra società, sebbene ci rendiamo conto che fette importanti della città siano ancora tagliate fuori da un certo tipo di comunicazione. Anche quando parliamo di solidarietà sociale e del ruolo che deve giocare in un programma di governo cittadino, ci riferiamo alle fasce deboli, alle periferie, che non sono solo quelle geografiche. Inclusione e integrazione, un altro dei nostri obiettivi. Abbiamo intrapreso un cammino che è una sfida alla rassegnazione, all’apatia, all’immobilismo, perché questi sono i nostri avversari. Scuotere le coscienze, mobilitare gli animi, aggregare le persone, questi i nostri obiettivi.

Dopo le stragi di Falcone, Borsellino, delle loro scorte, la svolta per il Paese non è rappresentata dagli arresti di Riina, Bagarella, Santapaola. Piuttosto dalle lenzuola bianche stese ai balconi di tutta Palermo. I palermitani avevano asciugato le loro lacrime, avevano smesso di urlare la loro rabbia. Era il momento di ribellarsi, di sperare, di sognare. Quelle lenzuola bianche erano il sogno e la speranza di una città. Le nostre lenzuola bianche sono rappresentate dalle facce degli amici di Noto Partecipa, di Passione Civile, del Movimento 5 Stelle, del Partito Democratico, dal nostro impegno, dalla nostra determinazione, dalla nostra ostinazione. Perché è possibile. E’ possibile perché tanti avranno il coraggio di scegliere insieme a noi. Chi ha il coraggio di scegliere non muore mai”.

Emanuela Volcan

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