Se te lo fossi perso

Noto, l’apertura ufficiale del “Convitto delle Arti Noto Museum”

Sabato sera ha visto la luce il nuovo look dell’ex Convitto Ragusa, nel suo cortile e nei suoi Bassi. Un cambiamento non solo estetico ma concettuale della nuova dimensione e della nuova mission di questo luogo dal riconosciuto valore storico e dalla grande bellezza, fortemente voluto dall’Amministrazione Bonfanti.

Come annunciato da Sindaco ed Assessori nei mesi scorsi, gli spazi esterni sono stati adibiti a luogo di conferenze, presentazioni, incontri, mentre le sale, comprese le aule adibite a classi del “Matteo Raeli” durante l’anno scolastico, ospiteranno mostre di artisti che si susseguiranno senza soluzione di continuità. Proprio nel giorno della sua inaugurazione quattro artisti di fama internazionale hanno dato avvio all’esposizione “Et Et” (…sia l’una che l’altra) ovvero dialettica tra due “territori della mente” intesi come retroterra culturale nell’elaborazione individuale del percorso creativo e dell’esperienza estetica.

Sino al 20 luglio ( orari di apertura dalle 10 alle 22 ) esporranno Danilo Bucchi (con i suoi dipinti), Alessandro Cannistrà (le sue opere sono carta e fuoco), Pietro Ruffo (le sue opere raccontano di popoli in cammino), Maurizio Savini (le sue sculture sono realizzate con i chewing gum), infine all’esterno gli inusuali supereroi del siciliano Domenico Pellegrino. Dal 20 luglio al 31 agosto questi artisti romani lasceranno il testimonial nelle sale ai sicilianissimi Alessandro Bazan, Francesco Lauretta, Andrea Di Marco e Fulvio Di Piazza. “Oggi stiamo inaugurando questa nuova veste dell’ex Convitto Ragusa con artisti molto noti in Italia e nel mondo, ma accanto a noi ci sono, e vogliamo ringraziarli, gli artisti netini, e non solo, che da anni hanno contribuito fortemente a preservare questo luogo come privilegiato per l’arte – ha spiegato l’Assessore alla Cultura Frankie Terranova-. Vogliamo iniziare un dialogo ed anzi già nei prossimi giorni organizzare un incontro, vista anche la presenza degli artisti che espongono in “Et Et”, per ipotizzare e costruire nuovi percorsi”. Alla presentazione presenti anche il Vice Sindaco Corrado Frasca e l’Assessore al Turismo Giusi Solerte: “Per noi è davvero un momento molto importante perché questo straordinario edificio storico diventa crocevia di arte e cultura, e di turismo e a Noto turismo e cultura devono andare a braccetto. Il 40% dei visitatori scelgono la nostra città spinti proprio dalla curiosità verso le testimonianze e gli eventi culturali. Di questo diktat l’Amministrazione Bonfanti ne ha fatto una strategia che parte da lontano e che sta già raccogliendo frutti tangibili”. 

Non va dimenticato che al primo piano dell’ex Convitto Ragusa è in corso la mostra di “Chagall e Missoni” a cura di Gianni Filippini che ha seguito e dato un’accelerazione a questo processo di trasformazione dell’edificio. “Questa Amministrazione comunale, guidata dal Sindaco Corrado Bonfanti, ha una visione strategica molto importante e gli artisti che vengono a Noto vengono inevitabilmente contagiati da questa vivacità e questo fermento. Ma abbiamo bisogno di tutti, di concorrere ad una fusione in cui il gioco di squadra prevalga sui personalismi e le individualità”. La mostra “Et Et”, aperta al pubblico sino al 31 agosto con l’alternanza di artisti, è stata curata da Giuseppe Stagnitta ( protagonista lo scorso anno della fortunata esposizione di “Andy Warhol”): “Et et è il contrario di aut aut, significa, dunque, sia l’una che l’altra, perché la dialettica è uno dei principali metodi argomentativi della filosofia e consiste nell’interazione tra due tesi o principi contrapposti che classifica ogni realtà. Il principio di non contraddizione dichiara che in un sistema di logica sia vera un’affermazione ma anche la sua negazione. Dunque tesi ed antitesi possono convivere in un et et”. Lo stesso Stagnitta ha poi presentato gli artisti presenti che hanno accompagnato ed illustrato ai presenti le loro opere. Il catalogo della mostra verrà presentato l’8 di agosto.

Emanuela Volcan 

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