Noto, l’Istituto “Maiore” protagonista del Premio della Bontà
“L’intera scuola secondaria di primo grado dell’istituto Maiore si è impegnata con l’obiettivo di determinare una maggiore e migliore integrazione dei “caminanti” senza voler stravolgere le loro prerogative sociali e i programmi scolastici». Questa la motivazione che ha visto assegnare all’Istituto scolastico di Noto, diretto dal professore Aldo Sarchioto, il Premio della Bontà Hazel Marie Cole, edizione 2018. Ma non è stato l’unico riconoscimento, perché se l’intera scuola ha saputo veicolare impegno e buoni sentimenti c’è stato uno di loro, l’alunno Giovanni Lunetta, che si è visto assegnare uno dei quattro riconoscimenti in Italia, quello della “prima linea”. “Altruista e responsabile con i compagni e gli insegnanti; si prende anche cura dei fratelli più piccoli prima di andare a scuola”. A lui è stata consegnata una polizza vita, con un importo capace di produrre reddito fino al conseguimento della maggiore età. “Siamo particolarmente felici per il premio ricevuto che riconosce alla nostra scuola il merito di un grande e costante lavoro, volto, da anni, all’integrazione dei caminanti; ma senza trascurare i progressi didattici per il resto della scolaresca che ben si distinguono nel prosieguo della loro carriera scolastisca. Desidero fare i complimenti vivissimi al nostro alunno Giovanni Lunetta premiato sia per il suo altruismo che per l’aiuto che dà in famiglia”. Il “Premio alla Bontà Hazel Marie Cole” è nato con lo scopo di proseguire l’opera di Hazel e di trasformarla da iniziativa di una singola persona nell’attività organica di un gruppo di volontari. Il Premio è quindi il modo scelto dal marito e dagli amici di Hazel per “istituzionalizzare” e rendere stabili gli atti di bontà e di generosità che Hazel elargiva, del tutto autonomamente. Il riconoscimento è giunto alla sua diciannovesima edizione ed ha tre distinte linee in suo nome: la prima si rivolge ad alunni delle scuole primarie e medie distintisi per atti di bontà; la seconda supporta economicamente giovani provenienti da Paesi in via di sviluppo; la terza premia chi aiuta persone non autosufficienti.
E. V.
.Nella foto Hazel Marie Cole