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Noto, morto carbonizzato: indagini e cordoglio

La morte di Vincenzo Blanco, il 36enne netino, morto carbonizzato tra le fiamme che hanno divorato l’appartamento di via Dogali, ha suscitato commozione e rabbia nella comunità di Noto. Tanti i messaggi di cordoglio postati da amici e conoscenti che ne hanno esaltato le doti umane e caratteriali. Lo dipingono come “Un’anima buona”: “Non doveva andare così – scrivono i cugini – non doveva finire così la tua vita, caro Vincenzo nostro. Ci manchi già tantissimo, non è possibile quello che è successo, non ci crediamo ancora”.

L’abitazione di via Dogali è stata posta sotto sequestro da parte della magistratura che ha aperto un’inchiesta per comprendere quali siano le cause dell’incendio e, quindi, della morte dell’uomo. Sui resti di Blanco, sarà eseguita l’autopsia per avere un quadro ancora più chiaro della situazione,

La vittima è stata sorpresa nel sonno mentre le fiamme hanno distrutto la sua abitazione. Com’è noto, la tragedia si è consumata nella notte tra martedì e mercoledì nel pieno centro storico di Noto. Sono stati i vicini di casa a dare l’allarme dopo aver visto fiamme e fumo uscire dalla casa ma all’arrivo dei primi soccorsi per il trentaduenne ormai non c’era più nulla da fare. Quando i vigili del fuoco sono riusciti a spegnere le fiamme e a entrare nell’abitazione hanno riscontrato la presenza del cadavere carbonizzato dell’inquilino.

L’uomo, probabilmente stordito dalle esalazioni, potrebbe avere tentato di mettersi in salvo prima di essere avvolto dalle fiamme. Secondo i primi rilievi, eseguiti dagli agenti del commissariato di Noto e dai vigili del fuoco del locale distaccamento, la vittima potrebbe essere stata colta nel sonno dall’incendio ma non ha potuto sfuggire al rogo, perché avrebbe perduto i sensi.

Il corpo senza vita di Vincenzo Blanco è stato rivenuto al primo piano dell’abitazione in cui viveva anche il fratello minore che non era presente al momento dell’incendio. Mentre l’immobile, completamente distrutto dall’incendio, gli inquirenti propendono per l’ipotesi che si sia trattato di una tragica fatalità. Si ipotizza un guasto a qualche elettrodomestico o una sigaretta accesa.

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