Da Taormina, dove è stato esposto in occasione del G7, e dopo aver toccato le più grandi città italiane ed estere, è a Noto, da sabato 10 giugno e sino al 10 luglio, il “Ritratto Lucano” o “Ritratto di Acerenza”, in mostra tutti i giorni dalle 10 alle 21 nella sala degli Specchi di Palazzo Ducezio. La preziosissima tela, ritrovata nel dicembre del 2008 all’interno di una collezione privata salernitana, oggetto di approfonditi studi, con le tecniche più avanzate, e di una ampia bibliografia, è stata indicata come opera autentica del grande Leonardo Da Vinci, anzi trattasi proprio del suo autoritratto.

Noto, in mostra a Palazzo Ducezio l’autoritratto di Leonardo Da Vinci
Il dipinto ha una collocazione storica tra il Quattro e il Cinquecento e le fonti hanno chiarito gli antichi passaggi da Milano a Firenze, e sino a Napoli dove il ritratto è registrato nelle raccolte della famiglia Ruffo di Baranello. Ma sono le impronte digitali la vera chiave di svolta, poiché una delle tre ritrovate è compatibile con l’unica impronta di Leonardo Da Vinci ritrovata nella Dama con ermellino, capolavoro custodito a Cracovia. Inoltre nel retro vi è una scritta in latino: Pinxit mea (la mia pittura), scritta al rovescio ed apparsa solo dopo la pulizia della tavola. Sia la perizia grafica che quella tecnico-scientifica dei materiali, l’inchiostro di ferro gallico, sia il tratto utilizzato riportano all’idea che possa trattarsi di un’opera originale proprio di Leonardo da Vinci. Insomma una testimonianza straordinaria, che si ferma per un mese a Noto grazie all’Amministrazione Comunale, alla Fenice Company Ideas e Floridia Allestimenti Museali.
“Ospitare il dipinto “Ritratto lucano” è il coronamento di una programmazione turistico culturale che parte da lontano – esordisce il Sindaco Corrado Bonfanti- e che si fonda su tre elementi principali: la strategia politica messa in atto con la mia squadra di Assessori, nel caso specifico Frankie Terranova, alla Cultura, e Giusi Solerte al Turismo; il partenariato pubblico privato, rappresentato qui oggi dalla professionalità di Gianni Filippini, che non solo a Noto ma in diverse parti del mondo organizza vari eventi di grande valore; e i nostri luoghi storici che vanno ancor meglio valorizzati con eventi di eccellenza. Ingredienti che ci pongono alla ribalta come città dalla vocazione artistica e dunque candidata a Capitale Italiana della Cultura 2020″.
Presenti e ringraziati dal Sindaco Bonfanti, il suo vice Corrado Frasca e il Presidente del Consiglio Comunale Veronica Pennavaria. “Vorrei anche evidenziare il lavoro svolto e che svolgerà la Cooperativa NOAA (Noto Obiettivo Arte e Accoglienza) che anche in questa occasione metterà in campo grande professionalità, eleganza e cortesia, nell’accogliere e guidare i visitatori”. Già proiettato alle prossime iniziative Gianni Filippini, che, lo ricordiamo, ha curato lo scorso anno la mostra di Andy Warhol, quest’anno quella di Chagall e Missoni e il prossimo anno Picasso: “L’Amministrazione di Noto è sicuramente da ammirare per la grande capacità di tessere reti entro le quali si resta dentro, ammaliati dalla bellezza della città e dalle capacità di poter esplorare potenzialità e promuovere grandi eventi. Ed ho una nuova proposta per il Sindaco e la città e cioè una struttura di tre metri in piazza”. Progetto che andrà verificato. A chiudere il momento inaugurale è stato l’intervento dell’Assessore alla Cultura Frankie Terranova che ha ribadito strategie e percorsi dell’azione amministrativa per lo sviluppo culturale ed artistico della città.
E. V.