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Noto, Palazzo Rau un nuovo artista per la “Rau Con/Temporary Box”

In occasione della XXXVI edizione dell’Infiorata di Noto è stato riaperto uno degli edifici storici e di pregio del centro storico, il Palazzo Rau della Ferla.  Nata dall’idea di un lungimirante imprenditore, il milanese Giuseppe Zen, proprietario di parte dell’immobile, e da un’Amministrazione illuminata, guidata dal Sindaco Corrado Bonfanti fu inaugurata proprio la sera dell’apertura ufficiale della manifestazione più importante della Città. l’Infiorata, la mostra ” Rau Con/Temporary box” a cura di Vincenzo Medica per Studio Barnum, braccio e mente di tutto l’allestimento, che da maggio e sino agosto ospiterà tantissimi artisti. 15 artisti per 15 sale, inaugurate con taglio del nastro del Primo Cittadino Corrado Bonfanti, il 15 di maggio, buoni auspici e tanta voglia di regalare nuovi spazi cittadini alla pittura, la scultura, e a tutto quanto è arte e che vede nella mostra “L’esercito della speranza” di Orazio Coco la punta di diamante, Ma tra le sale e i corridoi, la scale ed il patio basta entrare per respirare un’aria contagiosa di scoperta e continue sorprese. Nell’idea del suo direttore artistico Vincenzo Medica il Palazzo Rau è come uno scrigno ma tutto in divenire, accanto alle sculture del sicilianissimo Coco, infatti, periodicamente le sale muteranno opere ed artisti e dunque luogo privilegiato di visita per i netini in modo sistematico, per turisti e visitatori più volte nel corso della bella stagione. Presentata dall’Assessorato alla Cultura, retto dal vice Sindaco Cettina Raudino e da Studio Barnum, novità degli ultimi giorni è la personale “Antropologia dell’essere” di Vincenzo Zarbo nel salone giallo ( 6 – 30 giugno 2015 ), con la partecipazione di Cristina Pane. “Nella poliedricità della manipolazione cromatica o monocromatica di Zarbo si intravede un percorso socio-antropologico, dalla comunità caminante del Val di Noto alla ricerca intima e personale del suo interesse per la boxe – presenta il critico d’arte Michele Romano)-. Una lucidità sportiva estrema, ma intensa, la sua personale ricerca di un metodo mentale e fisico, ritratti di illustri pugili, che si trasmutano nella sua pennellata fugace e astratta in eroi dell’essere, in modelli non fisici ma di energie ancestrali, figure che si estraniano dalla realtà quotidiana per eseguire un messaggio diretto con lo spettatore, quel concetto di fisiognomica dell’anima. Un artista che fa emergere una ricca potenzialità ritrattistica già dalle prime visioni familiari e personali, alla ricerca urbana o di strada tra le adolescenze vissute, quei furbeschi e aggraziati di caminanti in erba, quella crescita immediata tra adolescenza e maturità”. Palazzo Rau della Ferla in via Silvio Spaventa a Noto è aperto ogni giorno, tranne il lunedì, dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 20, fino al 31 agosto 2015 con ingresso libero.

Emanuela Volcan

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