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Noto, preoccupano le condizioni dei mosaici alla Villa del Tellaro

Ci si indigna, parecchio e a ragione, di fronte ad un atto vandalico, soprattutto se rivolto a danno delle bellezze architettoniche delle nostre città; ma che reazione si deve avere dinnanzi all’incuria in cui versa il patrimonio storico culturale? Ci spieghiamo meglio: da un danno doloso ed una “non cura” che conduce al danno colposo, non esiste grande differenza entrambi sono riprovevoli, entrambi da stigmatizzare e condannare senza se e senza ma. La premessa è necessaria perché dopo aver denunciato qualche giorno fa la scoperta di uno scavo illecito nell’area archeologica di Eloro, chiusa al pubblico e con danni alla rete di recinzione, in più punti, oggi vogliamo parlare dei mosaici della Villa Romana a Noto per due motivi principali: 1) il sito è indicato come Parco archeologico di Eloro e Villa del Tellaro, con medesima pertinenza della Soprintendenza di Siracusa, dunque stessa responsabile; 2) qualche giorno fa è stata denunciata la presenza di cani sui mosaici dal Movimento politico Passione Civile. Su quest’ultimo fatto sentimmo sia la Responsabile del Parco, in carica dal luglio 2016, Maria Musumeci che il Sindaco Corrado Bonfanti (articolo pubblicato lo scorso 9 febbraio ), ma a quel punto incuriositi dalla vicenda siamo andati a verificare di persona, indossando i panni del turista che arriva in questo sito per conoscere ed ammirare i preziosi tasselli colorati, scoprirne la storia e il messaggio che arriva direttamente dal IV secolo dopo Cristo.

Imboccata la strada di contrada Vaddeddi non possiamo fare a meno di notare le non perfette condizioni di pulizia ai bordi dell’arteria; nello spazio antistante alla Villa troviamo effettivamente cani sdraiati al sole, perfettamente a loro agio ma anche innocui; non recano fastidio e potrebbero accedere all’area interna solo attraverso il cancello, che però è regolarmente chiuso. All’esterno della Villa molta, troppa, vegetazione incolta che non è di certo un bel vedere ma quello che troviamo dentro è sicuramente più preoccupante. sale completamente al buio (l’illuminazione c’è ma in alcuni faretti non esistono proprio le lampadine), finestroni con danni al telaio che ne mettono a rischio la stabilità, i pannelli descrittivi nelle prime sale ci sono, grazie ad un progetto realizzato con l’Istituto Scolastico Matteo Raeli di Noto, ma nei mosaici sono solo in italiano e addirittura uno di questi è stato “riparato” con nastro da imballaggio. Avete mai visto una cosa del genere in un qualsiasi altro museo o sito storico? E non finisce qui: le vetrate della struttura, che dovrebbero proteggere i mosaici, presentano evidenti crepe e una delle due passerelle (quella che una volta fungeva da ingresso) è stata interdetta al passaggio, esiste dunque una sola via d’uscita. Problemi gravi sono le visibili macchie di umidità sui mosaici (forse anche a causa dell’inverno particolarmente piovoso, ma che di certo non possono essere trascurate oltremodo) e meno gravi come le ringhiere arrugginite; insieme contribuiscono a dare un quadro sicuramente di incuria e  disattenzione. Diciamocelo, sembra un luogo abbandonato a se stesso e pure, numeri alla mano, ci permettiamo una riflessione: dai dati pubblicati dalla Regione Siciliana facciamo una semplice comparazione tra i primi sei mesi del 2015, 18 mila 358 visitatori e stesso periodo (gennaio- giugno) del 2016, 19 mila e 36 presenze.

Ventimila presenze in sei mesi meriterebbero maggiore considerazione e lo mettiamo anche paragone con gli altri siti, sempre nell’ultimo anno, della provincia, escludendo il capoluogo: Area archeologica di Palazzolo Acreide 8 mila e 943 visitatori, casa Museo Uccello 2 mila 774, e Museo Palazzo Cappellani, sempre a Palazzolo, mille e 495, Area Archeologica e Antiquarium di Megara Hyblaea di Augusta mille e 42. E qui occorre un’altra riflessione: dall’estate del 2015 l’ingresso è gratuito, a causa dei tanti, troppi furti subiti; dai numeri prima illustrati si comprende bene di quale mancato guadagno stiamo parlando. Ma lo illustriamo meglio: nel 2015, e solo sino a quando si pagava il biglietto l’incasso fu di 38 mila e 688 euro; andando a ritroso s’incassarono 82 mila 485 euro nel 2014, 74 mila 730 nel 2013 e così via. Ecco cosa si perde a lasciare l’ingresso senza ticket. Un danno che è pari a quelli dovuti ad incuria e mancata manutenzione. In tutto questo mentre il Sindaco di Noto chiede che la gestione passi al Comune e dalla Regione Siciliana è palese che altre strade si vogliono percorrere. Proprio ieri, giovedì 23 febbraio, alcuni organi di stampa hanno riportato la notizia che la Commissione Cultura all’Ars ha approvato tutti gli articoli del Disegno di Legge presentato da Vinciullo che intende applicare il modello di Agrigento, autonomia totale di gestione, anche a Siracusa, Taormina, Selinunte, Segesta e Himera. Inevitabile il dibattito scatenatosi e non ultima la dichiarazione di Fabio Granata, Direttore del Distretto Turistico del Sud Est, che si propone come Commissario Straordinario del Parco della Neapolis senza alcuna indennità per sei mesi. Ma mentre si parla, si propone e si discute i siti continuano a non ricevere adeguate attenzioni e manutenzioni, e le soluzioni non sono più rinviabili.

Emanuela Volcan
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Un pensiero su “Noto, preoccupano le condizioni dei mosaici alla Villa del Tellaro

  • Ho visto oggi questa bellissima villa e sono rimasta indignata perché innanzi tutto in un paese civile non dovrebbero esserci cani randagi ma questi dovrebbero essere accuditi nei canili ma sopratutto sono schifata da questa Italia che non tutela e amministra in modo corretto il suo immenso patrimonio. In ogni parte del mondo questa villa sarebbe considerata una ricchezza invece da noi è solo un costo :ingresso gratuito .spazi non illuminati mosaici esposti alle intemperie e il tutto abbandonato al degrado totale. Noi italiani abbiamo un patrimonio che se ben amministrato potrebbe da solo alzare il nostro pil invece cosa facciamo musei gratuiti oppure 2 eroro e 50 per ingresso se non del tutto gratuiti .io mi sono stufata di essere amministrata da questi incompetenti per non dire altro vorrei che usassero i tanti soldi che guadagnano ingiustamente per vedere il mondo e capire che ovunque il biglietto per tali mosaici sarebbe minimo 10o 15 dollari

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