Noto, quarta sconfitta consecutiva: squadra contestata
NOTO 0
MARSALA 1
15′ Manfrè
NOTO: Ferla, Capuano, Cannone (dal s.t. Ficarrotta), Aprile, Peluso, Bertolo, Gallipoli, Saluto (dal 23′ s.t. Caruso), Mosciaro, Butera, Sciliberto (dal 13′ s.t. Cozza). All. Gaspare Cacciola
In panchina: Mannino, Pizzoleo, Assenzio, Patanè, Spicuglia.
MARSALA: Pizzolato, Perricone, Sammartano, Palazzo, Gambuzza, Giardina, Corsino, Manfrè (dal 14’s.t. Licata), Cortese, Riccobono (dal 44′ s.t. Maltese), Convitto. All. Rosario Pergolizzi.
In panchina: Lo Verde, Sorrentino, Cincotta, Pergolizzi, Lanza.
Arbitro: Alessandro Di Graci di Como, Assistenti: Martina Bovini di Ragusa e Riccardo Naccari di Vibo Valentia.
Note: ammoniti al 20′ Saluto, al 11′ s.t. Ficarrotta (N), al 38′ Sammartano, al 20′ s.t. Corsino, al 29′ s.t. Perricone (M)
Un’autentica marcia del gambero per il Noto di Gaspare Cacciola che al Palatucci rimedia contro il Marsala la quarta sconfitta di fila e viene duramente contestato al triplice fischio. Nel mirino dei tifosi lo stesso allenatore e Mosciaro che prendono la via degli spogliatoi mentre la maggior parte dei calciatori, Ferla in testa, si avvicinano agli spalti per un confronto con i propri sostenitori. La dirigenza granata, il Presidente Zani è il primo a lasciare lo stadio, decide per il silenzio stampa di tutti i tesserati e sino a data da destinare. La decisione non sorprende ma non contribuisce a rasserenare un ambiente che, invece, oggi più di ieri avrebbe bisogno di chiarezza per poter riprendere un cammino che, prima della trasferta di Cava dei Tirreni, poteva dirsi tutto tranne che deludente e preoccupante. La contestazione dei tifosi, infatti, tocca tutti poiché essi ritengono che quanto matura dentro il rettangolo di gioco non può che essere specchio di quanto accade in settimana e di come la dirigenza gestisce persone e cose. Adesso, la squadra, fermatisi a quota 31 punti ormai da quattro turni, fa sollevare grandi interrogativi sia sulla condizione fisica ed atletica, di alcuni tra i giocatori più rappresentativi, che mentale. La spirale di risultati e prestazioni sotto tono deve essere interrotta necessariamente per evitare di piombare nella zona play out distante solo due punti. Nonostante fossero tutti convocati per la delicata sfida contro il Marsala l’undici schierato Cacciola vede accomodare in panchina sia Ficarrotta, che Assenzio e Cozza (gli ultimi due per le non perfette condizioni fisiche) e non leggiamo nemmeno di Cucinotta, colpito nelle ultime ore da attacco febbrile. Primo tempo ricco di colpi di scena e di una maggiore concretezza degli ospiti che vanno già al tiro dopo 8 minuti con Convitto: ricevuto il cross dalla destra quasi sulla linea di fondo scocca un velenoso diagonale che si stampa, per poi tornare in campo, sul palo opposto. Brivido. All’11’ Mosciaro lanciato a rete viene atterrato, l’ arbitro non ha dubbi è indica immediatamente il dischetto, ma il numero 9 granata tira forte, praticamente addosso a Pizzolato, che respinge. Cocente delusione che fa il paio, al 15′ con il vantaggio ospite: il Marsala attacca e approfitta di un rimpallo favorevole quasi al limite d’area che manda l’ex Manfrè a tu per tu con Ferla, è lo 0-1. Alla mezz’ora Mosciaro tira in porta da buona posizione ma poco prima della linea bianca Giardina allontana la sfera, mentre al 34′ è Riccobono che prova a sorprendere Ferla, il numero uno granata è attento e respinge. Finisce il primo tempo con gli azzurri in vantaggio, al rientro in campo Cacciola sostituisce Cannone con Ficarrotta, nell’arco di venti minuti si giocherà tutti i cambi a sua disposizione, provando ad alzare il tasso tecnico. Ed in realtà già al primo pallone giocato l’attaccante prova a mandare i suoi compagni in gol, senza riuscirci. Al 4′ dall’angolo Noto pericoloso ma Pizzolato con un balzo sventa, al 5′ colpo di testa di Mosciaro parato in presa sicura da Pizzolato, al 17′ tiro di Cozza di poco a lato. È un monologo: al 27′ Pizzolato ancora protagonista e in scivolata salva la propria porta, al 34′ manda in angolo la conclusione di Mosciaro mentre al 38′ è il legno a dargli una mano su punizione calciata da Ficarrotta. L’ultima parata la fa sul colpo di testa di Bertolo che raccoglie in area una punizione poco prima del novantesimo. Assalto all’arma bianca dei padroni di casa ma nei sei minuti di recupero (5+1) segnaliamo solo l’espulsione dalla panchina del Presidente Zaini e al triplice fischio scoppia la contestazione. In sala stampa, come annunciato, si presentano solo gli ospiti, il Presidente Buonafede, il Direttore Generale Gerardi e il capitano Riccobono che all’unisono commentano la vittoria come meritata e giusta ma che sull’andamento della sfida avrebbero dato un tempo ciascuno. “Siamo entrati in campo determinati – ha spiegato il talentuoso Riccobono- volevamo fare la partita e nel primo tempo ci siamo riusciti concretizzando il vantaggio, meritato. Venivamo da una settimana difficile con molti di noi febbricitanti, ma abbiamo stretto i denti, e nella ripresa ci aspettavamo la pressione degli avversari ripartiti con una difesa a tre e gli esterni a spingere. È la vittoria del gruppo ma da questo momento dobbiamo subito pensare al nostro prossimo impegno di campionato”. Che per il Noto sarà la proibitiva trasferta nella vicina Siracusa, a proposito la partita sarà anticipata a sabato 27 febbraio molto probabilmente in notturna.
Emanuela Volcan
Nella foto la respinta del rigore, dal portiere Pizzolato, calciato da Mosciaro