OMICIDIO SARA CAMPANELLA: IL KILLER PREMEDITAVA DA SEI MESI, PROCESSO AL VIA IL 10 SETTEMBRE
Premeditazione, crudeltà e motivi abietti: sono le aggravanti contestate a Stefano Argentino, il 27enne di Noto che ha confessato l’omicidio di Sara Campanella, la studentessa di Misilmeri assassinata brutalmente a Messina il 31 marzo scorso.

Secondo le indagini, Argentino progettava l’omicidio da almeno sei mesi, da ottobre 2024. Quel giorno si è presentato all’incontro con un coltello, con cui ha colpito ripetutamente la ragazza anche mentre era già agonizzante.
Il processo a suo carico inizierà il 10 settembre con rito immediato, deciso dalla Procura in virtù di quello che definisce un quadro probatorio solido e inequivocabile. Ma la data potrebbe cambiare: il legale dell’imputato, l’avvocato Giuseppe Cultrera, sta valutando l’eventuale richiesta di un rito alternativo.
Cultrera afferma: “Le motivazioni del giudizio immediato sono succinte. Prima di decidere, voglio visionare gli atti e richiederò una perizia psichiatrica sul mio assistito.”
La Procura, guidata da Antonio D’Amato con la sostituta Alice Parialò, contesta ad Argentino anche l’aver agito per futili motivi: Sara non voleva avere alcun rapporto con lui e non rispondeva ai suoi messaggi.
Una vicenda che ha profondamente colpito l’opinione pubblica siciliana e che si prepara ad affrontare una dura battaglia giudiziaria. Il nodo adesso è capire se la difesa cercherà di evitare il rito immediato. La verità giudiziaria inizierà a delinearsi a settembre.