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Omicidio Tringali, 25 anni di reclusione per l’ex socio Giarracca

Diventa definitiva la condanna a 25 anni e 10 mesi di reclusione per l’imprenditore Francesco Giarracca, che doveva rispondere dell’omicidio dell’amico ed ex socio Giancarlo Tringali, ucciso a colpi di pistola nel sonno in una camera del “Residence Sport” di Priolo, gestito dallo stesso imputato, la notte del 25 marzo 2012. La Corte di Cassazione, rigettando il ricorso presentato dal legale difensore, avv. Salvatore Terrone, che sosteneva un difetto di motivazione della sentenza di secondo grado, ha confermato il verdetto della corte d’assise d’appello di Catania.

A sostenere l’accusa in aula è stato il pm Antonio Nicastro, che aveva ottenuto in primo grado la condanna di Giarracca all’ergastolo, poi riformato in secondo grado. La difesa ha puntato molto sull’inconsistenza del movente addotto dalla pubblica accusa affermando che gli orari degli spostamenti di Giarracca, rilevati tramite il Gps, non combacerebbero. Sul rilevamento della presenza di Giarracca all’alba successiva all’omicidio nei pressi della stazione centrale di Siracusa, dove poi è stata rinvenuta la vettura della vittima, la difesa ha sempre sostenuto che, pur ammettendo la circostanza, il suo assistito era semplicemente transitato per la via ma non si era fermato. Dalle indagini, eseguite dai poliziotti del commissariato di Priolo era emerso che Giarracca accusava l’ex socio di avergli fatto un torto mettendo all’incasso un assegno dalla cifra importante.

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