CronacaPrimo Piano

Omicidio Tringali: quel versamento da 25 mila euro

Due testi della difesa ed un perito calligrafico sono comparsi questa mattina al cospetto della Corte d’Assise di Siracusa dove si sta celebrando il processo a carico di Francesco Giarracca, l’imprenditore priolese, accusato di essere l’autore dell’omicidio del suo ex amico e socio in affari Giancarlo Tringali.
All’udienza, infatti, sono sfilati Sebastiano Maiore, direttore della banca Monte dei Paschi di Sienam filiale di Augusta, e l’impiegato della stessa agenzia, Alberto Moscuzza. I due sono stati chiamati a riferire su un’operazione bancaria eseguita da Giarracca la mattina del 20 marzo 2012. Secondo quanto riferito dai due testi, Giarracca era stato invitato a recarsi in banca per coprire un ammanco di 25 mila euro. I due  bancari hanno riferito che l’uomo ha versato il dovuto sul suo conto corrente e non è sembrato affatto turbato, anzi, al contrario, sembrava persino di buon umore.
La difesa vuole, in sostanza, dimostrare che era nelle possibilità del Giarracca fare fronte agli imprevisti economici, tentando in questo modo di smontare quanto sostenuto dalla pubblica accusa, che fra Giarracca e la vittima non corresse buon sangue a seguito delle pendenze economiche che l’imputato aveva nei suoi confronti. Qui s’innesca l’episodio contestato all’imputato delle difficoltà a dovere restituire la somma pattuita a Tringali e la raccomandazione di non scambiare un assegno altrimenti lo avrebbe rovinato.
Il perito calligrafico, Lorenzo Bovi, ha eseguito una consulenza accertando che la firma sull’assegno e sulla distinta di versamento è proprio quella di Giarracca.
Il processo prosegue adesso a tappe forzate. La prossima udienza, infatti, è stata fissata per  venerdì prossimo. In quella seduta saranno escussi altri testi citati dalla difesa dell’imputato.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *