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Operazione Gold trash, il perito riconosce le voci in un’intercettazione ambientale

Ha ricostruito con dovizia di particolari l’individuazione di quasi tutte le voci registrate nell’intercettazione ambientale, eseguita nell’ambito dell’indagine culminata con l’operazione “Gold trash”. La procedura dell’incidente probatorio viene scelta quando vi sono potenziali limitazioni di tempo legati alla formazione della prova e pertanto non la si vuole rimandare a un futuro dibattimento, per evitare il rischio che, con il trascorrere del tempo, la fonte di prova si comprometta o venga meno la genuinità della prova stessa.

Il professore Luciano Romito, consulente tecnico, nominato dal gip del tribunale aretuseo, Carmen Scapellato, è stato esaminato ieri pomeriggio nel corso dell’incidente probatorio a cui hanno partecipato il pm Salvatore Grillo, che ha coordinato le indagini, e i legali di tutte le parti in causa. Il perito fonico ha ascoltato i file con la registrazione delle voci dei partecipanti a una riunione, riconoscendo quella di alcuni indagati ad eccezione di due soggetti che non è stato possibile identificare.   

A conclusione dell’incidente probatorio, il giudice ha trasmesso tutti gli atti al pubblico ministero che dovrà disporre adesso l’avviso di conclusione delle indagini. Con l’operazione “Gold trash”, scattata il 3 giugno con il coinvolgimento di 14 persone, la Procura aretusea ha ipotizzato i reati di associazione per delinquere, bancarotta fraudolenta e violazione della legge inerente alla responsabilità degli enti. 

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