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Operazioni dei Carabinieri: arresti per droga, evasione e furto

SIRACUSA: SPACCIO DI DROGA

 

Salvatore Spina                  Daniele Cannizzo

Continuano i risultati operativi derivanti dall’intensificazione dell’attività di prevenzione e di contrasto allo spaccio delle sostanze stupefacenti, ricompresa nel più ampio progetto “Uniamoci contro le droghe”, promosso dal Comando Provinciale Carabinieri di Siracusa in collaborazione con l’Azienda Sanitaria Provinciale e gli istituti scolastici della Provincia.

Alle prime luci dell’alba della giornata odierna, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Siracusa, congiuntamente con il personale della Squadra Volanti della locale Questura, hanno tratto in arresto in flagranza di reato quattro giovani, di cui un minore, in possesso di un ingente quantitativo di sostanza stupefacente destinata allo spaccio del fine settimana nel centro storico siracusano. Gli arrestati, tutti giovanissimi di età compresa fra i 16 e i 22 anni di origini ragusane, si identificano in Spina Salvatore, di anni 20, con precedenti specifici, Cannizzo Daniele, di anni 22, pregiudicato, C.E. di 22 anni, incensurato e un minorenne, incensurato.

Nello specifico, nel corso di un mirato controllo alla circolazione stradale, i militari dell’Arma hanno fermato un autovettura sospetta con a bordo i quattro ragazzi ed hanno proceduto alla perquisizione del veicolo. All’atto di controllare il contenuto di uno zainetto posto sul sedile posteriore dell’autovettura, lo Spina dando uno spinta al militare operante, ha afferrato lo zaino e si è dato ad una rocambolesca fuga. È iniziato così un inseguimento a piedi per le vie circostanti che ha portato il giovane ad arrampicarsi su uno dei tetti dei fabbricati del circondario. Nel frattempo è sopraggiunta una volante della Polizia di Stato che immediatamente ha dato supporto ai Carabinieri nella cattura e nel successivo arresto dei quattro soggetti. Il fuggitivo che intanto proferiva frasi offensive agli appartenenti alle forze di polizia, è stato poco dopo immobilizzato e tratto in arresto. Nascosta sotta la felpa dello Spina è stata poi rinvenuta una busta contenente 140 grammi di marijuana sottoposta a sequestro. Un’immediata attività investigativa ha consentito inoltre di appurare che decine di ragazzi avevano già contattato i soggetti sopramenzionati per acquistare la sostanza stupefacente.

Lo Spina, dopo le incombenze di rito, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria di Siracusa, è stato condotto al carcere “Cavadonna”, mentre gli altri arrestati sono stati rispettivamente ammessi agli arresti domiciliari presso le proprie abitazioni del ragusano e il più giovane al centro di prima accoglienza per minori di Catania.

 

 PRIOLO GARGALLO: DONNA EVADE PER LA SECONDA VOLTA DAGLI ARRESTI DOMICILIARI: ARRESTATA DAI CARABINIERI AL CENTRO COMMERCIALE.

Isabella Campisi

Era stata già arrestata per lo stesso motivo la settimana scorsa, ossia per evasione dagli arresti domiciliari, ma questo non è bastato a far desistere Campisi Isabella, classe 1973, siracusana disoccupata e pregiudicata, resasi responsabile alcuni mesi fa dei reati di maltrattamenti e atti persecutori, dalla commissione dello stesso reato.

Alle 17.00 di ieri i militari della Stazione Carabinieri di Priolo Gargallo, impegnati in un servizio di controllo del territorio volto alla prevenzione e repressione dei reati, mentre effettuavano una perlustrazione nella frazione di Città Giardino ed in particolare nel parcheggio antistante il centro commerciale Auchan, hanno immediatamente notato ed arrestato in flagranza la donna per evasione. Anche in quest’occasione infatti, incurante degli obblighi previsti dal regime degli arresti domiciliari, la Campisi aveva deciso di allontanarsi comunque di casa senza alcuna autorizzazione e di recarsi al centro commerciale per effettuare acquisti. La stessa, infine, dopo le incombenze di rito eseguite presso i locali della Stazione Carabinieri, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, è stata nuovamente sottoposta agli arresti domiciliari nella propria abitazione.

CARLENTINI: RUBAVA MEDICINALI DAI BANCONI DELLA FARMACIA PRESSO CUI LAVORAVA: ARRESTATO DAI CARABINIERI A TERMINE DI ATTIVITÀ INVESTIGATIVA.

Nella serata di ieri, a conclusione di un mirato servizio di P.G., intrapreso a seguito dei sospetti esternati da un farmacista di Carlentini nei confronti di un dipendente, in ordine a periodici ammanchi di confezioni di medicinali dal magazzino della propria farmacia e constatati soprattutto negli ultimi giorni, i militari della Stazione Carabinieri di Carlentini, traevano in arresto, in flagranza di reato, V.A., di anni 54 , poiché resosi responsabile, durante l’espletamento della propria attività lavorativa quale dipendente della farmacia, del furto di un ansiolitico. Nella fattispecie, i Carabinieri, alla luce delle dichiarazioni fornite dal titolare della farmacia, ed allo scopo di raccogliere ulteriori elementi di prova, decidevano di sottoporre il dipendente a perquisizione personale non appena ultimato il turno di lavoro e lasciato i locali della Farmacia. Gli esiti sortivano i riscontri sperati poiché all’interno del suo marsupio i militari rinvenivano un flacone contenente nr. 30 compresse di ansiolitico tipo “Zolpidem EG”, da somministrare tassativamente sotto prescrizione medica, nonché, nr. 8 ricette mediche in bianco ma riportanti, in calce, timbro e firme di un chirurgo avente studio medico nel comune di Carlentini. Le indagini condotte dai Carabinieri di Carlentini, e coordinate dalla Compagnia di Augusta in stretta collaborazione con la Procura della Repubblica di Siracusa, proseguono a tutto campo allo scopo di quantificare ed individuare i medicinali già asportati dall’infedele dipendente, oltre che per verificare l’eventuale loro immissione sul mercato nero nonché per accertare potenziali responsabilità o compiacenze in capo al medico specialista firmante le ricette mediche. L’ arrestato, espletate le prescritte formalità di rito, veniva rimesso in libertà ai sensi dell’art. 121 delle disposizioni di attuazione del c.p.p., non ricorrendo la necessità di applicazioni di misure coercitive.

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