PALERMO, SETTE CONDANNE PER IL “CIMITERO DEGLI ORRORI”: PROFANAVANO TOMBE PER RIVENDERE LOCULI
Sette condanne e sei assoluzioni al termine del processo sul cosiddetto “Cimitero degli orrori” di San Martino delle Scale, nel Palermitano. Al centro dell’inchiesta, la profanazione di decine di tombe per liberare loculi da rivendere illegalmente nel cimitero dei Benedettini, ormai da anni al completo.

I fatti risalgono al maggio del 2018, quando i Carabinieri eseguirono quattro arresti, dando il nome all’operazione proprio per la gravità degli episodi accertati: bare distrutte a colpi di pala, resti umani abbandonati e tombe violate.
Dopo sette anni, il Tribunale di Palermo ha emesso la sentenza: tra i condannati ci sono Erminia Morbini, moglie del presunto capo della banda Giovanni Messina –condannata a 2 anni, e altri 6 familiari.
Assolti altri sei imputati, tra cui tre medici dell’Asp. Alcuni reati sono stati dichiarati prescritti. Riconosciuti risarcimenti per 135 mila euro ai familiari dei defunti profanati che si sono costituiti parte civile.