Il partito democratico “scarica” il sindaco Garozzo
Con 58 voti favorevoli e un astenuto, il vice segretario Michelangelo Giansiracusa, è passata la relazione del segretario provinciale del Pd, Alessio Lo Giudice. Riformisti e renziani dell’area Foti hanno assestato un colpo al dialogo tra il partito e la giunta Garozzo. Al momento del voto, i fedelissimi di Garozzo hanno abbandonato la sala delle riunioni.
La Direzione del Pd si è svolta alla presenza del segretario regionale, Fausto Raciti e del presidente regionale Giuseppe Bruno.
Il documento del segretario Lo Giudice prendeva spunto dalla riunione di direzione dell’8 luglio. Allora si era chiesto al sindaco di Siracusa di cambiare la sua giunta nominando assessori capaci di avviare una fase di rilancio dell’amministrazione e di ricompattamento con il partito di riferimento. Il sindaco Garozzo, non solo non ha accettato ma ha dettato i tempi e i modi della rivisitazione della giunta. “Il Partito Democratico – ha detto il segretario Alessio Lo Giudice – deve ritenere, a partire da oggi, la guida politica dell’amministrazione Comunale di Siracusa non più riconducibile al Pd. Condividere questo orientamento significa che gli iscritti del Pd, oggi componenti della Giunta Comunale, qualora decidessero di rimanere in carica, lo farebbero a titolo meramente personale”.
Per il segretario Lo Giudice, “condividere questo orientamento significa dare un chiaro indirizzo ai consiglieri comunali affinché si coordinino sempre più con la segreteria cittadina per valutare, senza alcun pregiudizio positivo o negativo, la qualità dei singoli atti di quest’amministrazione in modo da potere deliberare avendo come unica guida il programma della coalizione di centrosinistra e i principi e i valori del Pd”.