Ambiente

Passo in avanti per l’istituzione della guida naturalistica

“Con D.D.G. 1951 del 29 luglio 2021 l’Assessorato Regionale del Turismo, dello Sport e dello Spettacolo, della Regione Siciliana, ha pubblicato l’elenco ricognitivo delle guide ambientali, escursionistiche e naturalistiche operanti in Sicilia e verrà aggiornato con cadenza trimestrale nell’apposita sezione relativa alla professioni turistiche del sito dell’Assessorato Regionale della Regione Siciliana.
La pubblicazione dell’elenco ricognitivo è in applicazione del Decreto Assessoriale n.33 del 19 gennaio 2021 che prevedeva appunto quanto disposto.
Marco Mastriani, guida naturalistica Ente Fauna Siciliana e consigliere al C.R.P.P.N. (Consiglio Regionale per la Protezione del Patrimonio Naturale) presso la Regione Siciliana, afferma: è sicuramente un passo utile per il riconoscimento della figura di guida naturalistica, ambientale ed escursionistica, avvenuta a seguito del D.A. n.33 del 19 gennaio 2021 a cui ricordo che nel mese di gennaio 2021 inviammo insieme a diverse associazioni culturali, ambientali e rappresentanze sindacali, proprio una lettera presso l’Assessorato Regionale del Turismo dello Sport e dello Spettacolo, per chiedere che si avviasse un percorso amministrativo al fine di riconoscere l’operato di centinaia di guide oggi operanti in Sicilia e la prima pubblicazione dell’elenco ricognitivo ci ha dato ragione, perchè sono state inserite in elenco 354 operatori del settore che lavorano anche da tanti anni e che sicuramente meritano un adeguato riconoscimento professionale per lo svolgimento della propria attività. Sicuramente è un passo avanti ma non l’ultimo e definitivo anche perchè del citato provvedimento amministrativo D.D.G. 1951 del 29 luglio 2021, qualche aspetto ci lascia perplessi e in particolare proprio all’articolo 4, quando si cita l’esercizio dell’attività di guida ambientale, naturalistica ed escursionistica, ai sensi delle previsioni della legge n.4 del 14 gennaio 2013, si afferma che quest’ultimo è esercitabile a prescindere dall’iscrizione nel predetto elenco, avente un carattere ricognitivo e non di riconoscimento giuridico della professione esercitata, è vincolato al rispetto dei limiti imposti dalle leggi che regolano le professioni turistiche e alla rispettive riserve di competenza, con particolare riferimento alle attività e compiti di esclusiva competenza di: guide turistiche, accompagnatori turistici, guide subacquee, guida alpina e guida vulcanologica. Pur nel rispetto dei dispositivi di legge ormai consolidati, soprattutto in riferimento alla legge nazionale n. 6 del 2 gennaio 1989 e la legge regionale n.28 del 06 aprile 1996, in alcuni casi specifici, esiste anche una sovrapposizione degli stessi ambiti di competenza fra le diverse figure professionali ma dove la differenza sostanziale si concretizza non nell’ambito geografico di svolgimento dell’attività/escursione ma nella differente modalità di svolgimento dell’attività professionale. Questo aspetto è stato anche esplicitato in una sentenza della Corte Costituzionale, definendo appunto anche l’ambito professionale delle guide ambientali escursionistiche. Pertanto parlare di “compiti di esclusiva competenza” non lo ritengo opportuno, corretto e può indurre ad errate interpretazioni. Sicuramente oggi visto il contesto del turismo naturalistico, ambientale ed ecoturistico in generale, diventa sempre più indispensabile approvare una legge nazionale che definisca gli ambiti di competenza delle guide escursionistiche, naturalistiche e ambientali anche sè nelle more la Regione Siciliana potrebbe farlo, così come già fatto in Emilia Romagna con la legge regionale n. 4 del 01 febbraio 2000 e in Toscana con la legge regionale n.24 del 18 maggio 2018, senza ledere le competenze statali e rimanendo in attesa che lo stesso definisca il relativo profilo professionale. In tal senso, ad oggi, l’unica legge nazionale a cui si fa riferimento per le guide ambientali, escursionistiche e naturalistiche è la legge n.14 gennaio 2013, ma ovviamente a carattere generale per le professioni non organizzate e non in maniera esaustiva.
Serve chiedere un chiarimento in merito alla Regione Siciliana ed evitare errate interpretazioni, al fine di consentire a centinaia di guide ambientali, escursionistiche e naturalistiche di poter operare con serenità e professionalità, ovvero con aspetti che ci hanno sempre contraddistinto nel promuovere, valorizzare e far conoscere l’importante patrimonio ambientale, naturale, culturale, enogastronomico e etnoantropologico della Sicilia.”

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